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Quando c’è da ricordare bisogna ricordare. La Basilicata non può fare a meno di lasciare su un foglio bianco almeno due gocce di inchiostro per Cosimo Damiano Fonseca spentosi oggi all’età di 93 anni nella sua casa di Massafra. Lo scorso settembre aveva celebrato i suoi 70 anni di sacerdozio. Uno studioso accanito come qualcuno ebbe a dire di storia medievale quello normanno-svevo e di storia della chiesa. Fondatore e primo Rettore per quattro mandati , dal 1982 ( anno di fondazione) al 1994 dell’Università di Basilicata dove tenne la cattedra di Storia del cristianesimo. Numerosi i progetti e i percorsi di ricerca creati come quello del 1985 dell’istituto Internazionale di Studi Federiciani del CNR dedicato ai monumenti di Federico II di Svevia in Italia meridionale. Tanti gli scritti originati dal suo impegno culturale per la Basilicata vale la pena ricordare il testo del 1994 – L’Università della Basilicata : Utopia e sviluppo. Per poi andare ancora nel profondo della ricerca con il libro “Basilicata sacra tra geografia e storia. Gli assetti istituzionali della chiesa lucana ( secolo XIII-XX) e del 2019 – Due Regioni una civiltà. La vita in grotta tra Puglia e Basilicata” con un occhio alla città medievale (secoli VI-XIV) di Matera. Senza nulla togliere a quello più recente, 2021, “ Storia della Basilicata” in quattro volumi . Una vera impresa culturale dove vi è annotata la ricostruzione della storia della Basilicata dall’antichità all’età contemporanea. Sono riuscito a sfogliarne qualche pagina. È un testo per studiosi universitari su cui Damiamo Fonseca ha lavorato dal 1986 al 2006 tutto condensato in 1047 pagine. Leggendo alcune pagine di vita di questo magnifico uomo di cultura possiamo affermare senza essere smentiti, che è stato, continuerà ad essere, un lucano che ha spronato, sollecitato questa nostra terra a diventare un luogo vero e autentico fatto di conoscenza e non solo. Vale la pena ricordare altre due piccole cose : Una sua edizione critica delle ”Constitutiones Melphitanae”, commissionata dal Consiglio regionale della Basilicata, che rappresenta un altro esempio della sua influenza negli studi storici e l’essere stato per diversi anni Presidente della sezione saggistica del “Premio Letterario Basilicata” cercando da altre posizioni di promuovere la letteratura in generale, la cultura della Lucania. Di questo uomo non vanno ricordati i riconoscimenti ma l’essere stata la giusta benzina per far ripartire una macchina, quella della conoscenza, lasciata da tempo in cascina ad usurarsi. Ora che questo respiro non c’è più, si spera che qualcuno continui a valorizzarne e a studiare i suoi scritti non lasciandoli, come alcune volte usiamo fare, in qualche cassetto per la memoria di qualche altra generazione. Ci sarebbe ancora da dire ma gli uomini veri di cultura apprezzano poche parole e tanti fatti. Cosimo Damano Fonseca sicuramente avrebbe fermato qui la mia penna.
Oreste Roberto Lanza