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(Adnkronos) – Sono positivi al norovirus i bambini che si erano sentiti male dopo il pranzo di martedì alla mensa del plesso scolastico Manzoni di Gallarate. L'Ats Insubria ha informato che "i risultati delle analisi effettuate dalla Microbiologia dell'Asst Valle Olona, diretta da Gioconda Brigante, hanno evidenziato la presenza di norovirus nella quasi totalità dei campioni fecali esaminati".  Il motore dei malori è dunque proprio il virus che in questi mesi è finito sotto i riflettori a più riprese per aver causato picchi di gastroenteriti in molti Paesi un po' in tutto il mondo, Italia compresa (ultimo caso finito alla ribalta delle cronache a Pescara). Tanto da diventare per esempio negli Usa il quarto pilastro di un fenomeno battezzato 'Quad-demic', la quadrupla epidemia che ha tenuto impegnati gli operatori sanitari, aggravando il carico dell'azione contemporanea di influenza, virus respiratorio sinciziale (Rsv) e Covid-19. "Rassicuriamo la comunità scolastica e la cittadinanza – scrive ancora l'Ats Insubria – relativamente alla natura del presunto focolaio: i sintomi di tutti i soggetti coinvolti sono ricollegabili a questo tipo di virus e raccomandiamo il rispetto delle norme igieniche di base come il lavaggio delle mani prima dell'assunzione di cibi e bevande".  I norovirus sono virus Rna della famiglia Caliciviridae, tra le principali cause di gastroenteriti acute non batteriche. Le infezioni si verificano soprattutto in contesti comunitari, come appunto le comunità scolastiche. Si tratta di virus che hanno un'incubazione di 12-48 ore, ricorda l'Istituto superiore di sanità in un focus sul patogeno, e i sintomi includono nausea, vomito, diarrea, crampi addominali e febbre lieve. La malattia, generalmente lieve, si risolve in 1-2 giorni, richiedendo solo idratazione. Il virus è estremamente contagioso e si trasmette tramite contatto diretto, superfici contaminate, acqua o cibo infetti (frutti di mare, frutti di bosco e verdure). Quanto alle misure efficaci di prevenzione, si ricorda nell'approfondimento Iss, includono rigorosa igiene personale, lavaggio accurato delle mani e delle superfici, uso di alimenti certificati e isolamento delle persone infette. "Ringraziamo – conclude l'Ats Insubria – per la tempestività e la collaborazione tutto il personale di Asst Valle Olona, medici e pediatri del territorio, che si sono occupati" dei pazienti che hanno manifestato i disturbi causati dal norovirus. I medici del territorio e degli ospedali avevano inoltrato "90 segnalazioni di tossinfezione alimentare a carico di 88 minori e 2 operatori scolastici della scuola primaria e 3 segnalazioni a carico di bambini della scuola dell'infanzia" dopo i numerosi malori lamentati martedì scorso tra gli studenti. Le attività messe in campo per risalire all'origine del focolaio di sospetta tossinfezione alimentare erano state campionamenti di acqua e cibi, indagini epidemiologiche, test e analisi. I sintomi in generale erano insorti a partire dal 4 marzo e un minore era stato ricoverato presso il reparto di pediatria di Busto Arsizio e dimesso il giorno seguente.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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