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“I consumi delle famiglie lucane crescono troppo lentamente rispetto alle esigenze di ripresa delle micro imprese”. Sottolinea la Confcommercio di Basilicata. I dati indicano come nel 2025 in Basilicata il Pil sarà di più 0,60 per cento e i consumi dello 0,85 per cento. A gennaio del 2025 c’è stata una variazione dei consumi dello 0,3 per cento rispetto allo stesso mese del 2024 con una lieve diminuzione della spesa per i beni (-0,1per cento) e una crescita dell’1,4 per cento per i servizi. Mariano Bella, direttore dell’ufficio Studi ha sottolineato che: “l’inizio del 2025 replica le caratteristiche di disfunzionamento dell’economia italiana. Ma c’è ottimismo in Mariano Bella , direttore dell’Ufficio studi di Confcommercio :“C’è prudenza delle famiglie lucane negli acquisti che riflette le cicatrici della recente inflazione”. Nello specifico i dati evidenziano un calo dello 0,1 per cento nella spesa per i beni a gennaio, mentre i servizi crescono dell’1,4 per cento. Dati timidi che non portano pensieri positivi. Il dato che preoccupa è del settore automobilistico, la questione Stellantis fa da padrone : “Preoccupante flessione di poco meno del 4 per cento nella domanda di auto nuove. A sostenere la barca , come si dice in gergo, sono i comparti delle comunicazioni (+2,8 per cento), turismo e ristorazione (+1,9 per cento) e alimentare (+1,3%). Insomma alla fine al momento nulla di buono sotto il cielo. Nei corridoi della ConfCommercio si avverte aria preoccupata: in assenza di nuovi shock globali – il 2025 potrebbe vedere un graduale ritorno dei consumi regionali ai livelli precedenti alla crisi della guerra in Ucraina.
Oreste Roberto Lanza