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Innanzitutto come scritto su uno striscione presente allo stadio di Foggia: Grazie Potenza. Meglio dire grazie a Siatounis (dure reti), che sostituiva lo squalificato Felippe, Petrungaro e Mazzeo per aver dato un’immagine nettamente migliorata al Potenza che riacquista convinzione e sacrificio fino all’ultimo respiro. Tre punti importanti per la classifica, meritati quelli guadagnati allo stadio Zaccheria contro i satanelli allenati da Luciano Zauli. Sfida di grande intensità contro un Foggia che meritava probabilmente la parità. Due le espulsioni a carico dei pugliesi. Soddisfazione di mister De Giorgio negli spogliatoio: “Nello spogliatoio si era perso il sorriso, venivamo da un periodo di difficoltà”. Cominci a diventare virale la contestazione verso gli arbitraggi. Qualcosa non va. “Una pagliacciata, sicuramente non uno spot per il calcio. Mi sono sentito offeso nella professione che svolgo così come tutti i professionisti che sono stati coinvolti nella farsa di ieri. Una gara che ha disonorato il calcio e il professionismo, una sfida che si poteva evitare”. Le parole sono del direttore tecnico del Picerno Greco che sui sette goal rifilati al Taranto ha poi dichiarato: “Io ne avrei fatti di più”. Una partita che comunque è servita a Tomei. Una rifinitura per aggiustare qualcosa nelle corsie esterne e sulla linea di centrocampo in attesa del derby lucano di domenica prossima al Viviani. All’andata al Curcio fini in parità. Si vedrà lo scontro tra Caturano, quindici gola fatti e Antonio Energe appena nove realizzati. Finisce la corsa diretta del Monopoli di Alberto Colombo? A Crotone due goal del potentino Murano (ex Picerno) alla fine della partita rimettono i sogni dei pugliesi al posto giusto. L’Avellino di Biancolino mette il turbo alla propria corsa, Enrici e Cagnano spingono verso l’alta quota. In alto veleggia bene l’Audace Cerignola che con il vento in poppa senza guardarsi alle spalle munito di tanto carburante di convinzione e morale è molto più forte del risultato: quarantasei goal fatti appena la meta subiti. Il matador è Salvemimi, alla grande: tredici i goal segnati. Il Benevento viaggia a motori spenti ormai con la cura Pazienza che non dà alcun frutto. A Latina la Strega va in vantaggio con Lanini e poi si fa raggiungere dopo venti minuti dai padroni di casa con una dormita generale per altri settanta minuti. Catania e Trapani giocano per una eventuale rivincita nei play off per salvare la stagione. Mentre l’altra siciliana, il Messina cerca di salvare faccia e stagione cercando di non perdere il titolo in Lega Pro. Turris e Taranto sui binari ferroviari in attesa dell’arrivo del treno della retrocessione: Quello della radiazione oppure un’ultima occasione di fare la serie D?. Il girone C di Lega Pro si campionato molto effervescente solo verso il finale ma poco sugli spalti. Tra potenza e Picerno la somma appena quattro mila. Catania fa diciassettemila, e poi al limite dei sei mila Benevento Foggia, Trapani e Avellino. Ma tutto dipende da quale posizione la propria squadra si trova in classifica. I costi sono superiori ai ricavi. Per il prossimo campionato o si restaura o si fallisce.
Oreste Roberto Lanza