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Il film si chiama “Io sono qui” o meglio (Ainda esteou aqui) durata centro trentacinque minuti il regista è Walter Salles, attori protagonisti tutti con un curriculum importante, Fernanda Torres, Selton Mello, Fernanda Montenegro, Valentina Herszage, Maria Manoella. Proiettato al cinema Lovaglio di Venosa in provincia di Potenza nell’ambito della rassegna “ La vita e il tempo” il film, presentato in concorso alla 81esima Mostra di Venezia del settembre scorso, ambientato nel Brasile del 1971 è la storia di  Rubens Paiva, ex deputato laburista, che vive con la moglie Eunice e i cinque figli a Rio de Janeiro. Rubens Paiva, già deputato del parlamento brasiliano verrà rapito dalle squadracce del regime e mai più farà ritorno a casa. La storia di una dura dittatura militare, come in Argentina e in Cile, tollerata da un Occidente che volgeva lo sguardo altrove. Una storia immersa all’interno di un colpo di Stato del 1964 dove Rubens Paiva viene espulso dalla scena politica in un momento in cui viene, poi, instaurato una dittatura militare spaventando l’intera famiglia e in particolare Eunice e le fa temere per l’incolumità della figlia maggiore Veronica. Un lungometraggio di grande impegno civile che racconta la storia di una famiglia borghese immersa nel dramma collettivo di una nazionale, il Brasile dei desaparecidos. Una vita che viene sconvolta dagli eventi politici ma che lascia che la strada della speranza e di coraggio si faccia strada attraverso l’aiuto di grandi sentimenti. Una vita scandita dal passare del tempo e da grandi storie famigliari. Una pellicola che detta molto bene i tempi dove dove il tempo dedicato all’amore e alla felicità si leghi bene poi ai tristi eventi Ci sono i sogni, una grande amicizia con gocce di grande nostalgia. Insomma un film di grande impegno che ha la dote di essere di grande testimonianza verso le nuove generazioni e di fare da collante con il ricordo e la memoria. Candidato a tre premi oscar tra cui il miglior film è il ritorno del brasiliano Walter Moreira Salles Jr. regista, sceneggiatore e produttore cinematografico brasiliano, che ritorna in campo dopo dodici anni , l’ultimo film On The Road, per raccontare  una storia personale: da bambino aveva conosciuto bene la famiglia Pavia, essendo stato loro vicina di casa. Alla fine della proiezioni applausi dei tanti giovani presenti alla proiezioni con positivi giudizi sul contenuto.

Oreste Roberto Lanza

 

 

 

 

 

 

Oreste Roberto Lanza

Oreste Roberto Lanza è di Francavilla Sul Sinni (Potenza), classe 1964. Giornalista pubblicista è laureato in Giurisprudenza all’Università di Salerno è attivo nel mondo del giornalismo sin dal 1983 collaborando inizialmente con alcune delle testate del suo territorio per poi allargarsi all'intero territorio italiano. Tanti e diversi gli scritti, in vari settori giornalistici, dalla politica, alla cultura allo spettacolo e al sociale in particolare, con un’attenzione peculiare sulla comunità lucana. Ha viaggiato per tutti i 131 borghi lucani conservando tanti e diversi contatti con varie istituzioni: regionali, provinciali e locali. Ha promozionato i prodotti della gastronomia lucana di cui conosce particolarità e non solo.