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“Hoshana” di Monica Brogi, un’opera ambientata in un contesto segnato dalla pandemia da Covid-19, si inserisce a pieno titolo nel panorama della letteratura distopica contemporanea. L’autrice utilizza l’espediente del manoscritto ritrovato per parlare dello svelamento di una verità che va tramandata per il bene della razza umana. La narrazione  si sviluppa tra la paura generata dall’incertezza e la necessità di ribellione contro le forze che cercano di sottomettere l’individuo in nome di un controllo superiore incarnato dal metaforico “Leviatano”, simbolo biblico di un grande mostro che diviene nell’opera di Thomas Hobbes il nome con cui viene designato lo Stato politico. Dimitri, il protagonista del romanzo, ha la funzione di voce narrante e testimone di un legame intenso con Druido, un uomo saggio che diventa catalizzatore di scoperte inquietanti. Insieme intraprendono un viaggio che li porterà a scoprire un complotto globale, volto a compromettere la natura dell’umanità stessa. La loro ricerca si riflette nell’operetta poetico-sapienziale “Genealogia dei resti”, un lascito di Druido che offre profonde riflessioni sulla vita e sul destino dell’umanità. La scrittura di Monica Brogi, densa di immagini evocative e richiami filosofici, è capace di penetrare le pieghe più profonde dell’anima umana. L’autrice fiorentina,  professionista impegnata nel sociale e nella psicoterapia, trasmette abilmente attraverso la sua prosa le esperienze e le emozioni che affollano il nostro mondo contemporaneo. Il titolo stesso, “Hoshana”, deriva dall’ebraico e significa “Salvaci”, una parola che risuona come un efficace richiamo in un contesto di sofferenza e degrado morale. Ogni pagina offre l’opportunità di meditare sul romanzo come se fosse un microcosmo della condizione umana, in cui il protagonista non solo si confronta con le proprie paure ma si fa portavoce di un appello collettivo per il cambiamento. Monica Brogi, con la sua formazione ed esperienza, non solo racconta ma invita anche il lettore a riflettere, ad interrogarsi su questioni profonde e scomode, come la tratta degli esseri umani e le modificazioni genetiche, sfidando ciascuno di noi a riconoscere le forme più insidiose di oppressione che ci circondano. “Hoshana” è il quarto romanzo di Monica Brogi ed è abbinato alla pubblicazione dell’operetta “Genealogia dei resti”, scritta a quattro mani con suo figlio Tobia Zoppello.

 

 

 

Redazione

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