Tempo di lettura: 2 minuti
Stamattina, durante la conferenza di Alex Wyse tenutasi presso la Sala Lucio Dalla a Sanremo, si è respirata un’atmosfera carica di curiosità e interesse, con una forte presenza di giornalisti. Tra le domande rivolte all’artista, una in particolare ha catturato l’attenzione: Tu sostieni che oggi non esistono più rockstar, eppure ti definisci tale. Allora, chi è la rockstar oggi? E tu, Alex, ti senti un po’ rockstar?“.
Alex ha risposto con una riflessione profonda: “Il concetto di rockstar, per come lo intendo io, non esiste più. In realtà, siamo noi, con la nostra libertà, a essere i veri protagonisti. Per me, essere rockstar significa vivere al 100% la propria libertà. Se riesci a farlo, allora sei sulla strada giusta. È un po’ come guardarsi dentro: alla fine, siamo tutti uguali. Non ho niente di più degli altri, ma mi sento libero.”
Claudio Ferrante, intervenuto successivamente, ha aggiunto Wyse è un progetto completamente indipendente, sia dal punto di vista discografico che come piattaforma. Grazie a questa indipendenza, gli artisti possono stringere direttamente la mano a molte persone, soprattutto durante i concerti estivi.”
E poi Claudio ha condiviso un aneddoto personale. Ci conosciamo dal 2021, e subito dopo aver pubblicato il suo primo lavoro, mi ha detto: ‘Voglio affermarmi come artista completo. Non mi interessa lavorare subito o cercare visibilità immediata. Riuscirò, probabilmente, nel futuro, perché ho dei fan, ma voglio prendermi il mio tempo.’ È sorprendente come un ragazzo di 24 anni, in un mondo dove tutti cercano di bruciare le tappe e arrivare il prima possibile, scelga invece di concentrarsi su se stesso e di prepararsi per un evento importante. Oggi, i ventenni vogliono arrivare già ieri, ma Alex ha scelto di prendere la sua chitarra, girare l’Italia e vivere la sua esperienza da rockstar. Una delle sue canzoni è stata ispirata da un periodo in cui ha scritto tantissimo, eppure Alex avrebbe potuto diventare una popstar già da diverso tempo.”
Foto di Aya Aouichaoui (riproduzione riservata)