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Colpisce la solarità.  Poi l’essere effervescente, dinamica, spontanea. Doti innate a cui si aggiunge  la sensualità e una travolgente ironia. Colpisce quando la si incontra; sembra di trovarsi dinnanzi ad una donna senza tempo e con diverse sfaccettature. Tanti gli ingredienti che si colgono al contatto: provocazioni piccanti ma eleganti, accompagnati da un sorriso vero che fa trasparire  un cuore sensibile. Dentro però si avvertono le armi pronte per il combattimento: Forte e determinata. Artista pugliese, nata a Gioia del Colle, di burlesque, conosciuta come Lady Marilù, figlia di un operaio e di una infermiera, sognava di diventare ballerina e protagonista di film, amava molto recitare. Consegue il diploma scuola superiore in cui si qualifica in “Stilista e disegnatrice di moda”. A 17 anni, scrive una sceneggiatura teatrale in chiave ironica, il cui tema era il rapporto difficile tra genitori e figli ancora bambini, riguardante genitori troppo presi da se stessi e dal lavoro per ascoltare e prestare attenzione i loro figli, i quali si rifuggono nel gioco dando vita ad personaggio immaginario, al quale raccontare le loro mancanze. Riuscì a portare in teatro la sua sceneggiatura per due volte, le cui protagoniste erano proprio delle bambine. Nel 2011, si è reiventata, creando un personaggio di burlesque, Lady Marilù. Storia diversa dal solito. La incontriamo in un momento di pausa per le solite quattro chiacchiere tra amici. Da artista di burlesque a presentatrice televisiva, alla fine il percorso quale tra artistica o televisiva è più aderente?

“Nella vita ci sono diversi percorsi, e da qualcosa si deve pure iniziare. Una cosa è certa: fin da piccola ho sempre sentito una propensione artistica. Mi ricordo che, nonostante fossi timida, ero anche esuberante. Lo stile del burlesque si adattava perfettamente alla mia personalità, valorizzando sensualità, ironia ed eleganza. Ad ogni spettacolo ho sempre amato, quando possibile, prendere il microfono e parlare con il pubblico. La conduzione è sempre stata qualcosa che avrei voluto fare, ma non ne ho mai avuto l’occasione né la possibilità tanto meno la fiducia, finché non ho parlato con Delta TV, canale 83. Allo stato attuale, credo che il ruolo di presentatrice sia più aderente alla mia persona. Mi auguro che diventi una vetrina per successivi lavori e collaborazioni”.

Una volta ha detto: “Ho più amici che nemici”. Nella sua attività gratifica più avere nemici o amici o forse il miglior ingrediente è diviso tra intelligenti e passionari?

“Continuo a sostenere che ho più amici che nemici, è davvero difficile volermi del male. Quelle persone che mi osteggiano sono le classiche persone che non hanno avuto una vita soddisfacente e vivono nel logorare, disprezzare e denigrare gli altri, utilizzando ingredienti amari e disgustosi come la cattiveria. Da tutto ciò nasce un pasto chiamato invidia. Poi tra intelligenti e passionali dico che una persona poco colta possa essere intelligente nel vivere la vita in convivialità senza esternare cattiveria. Dipende tutto dal proprio animo e dalle esperienze vissute.

In alcune situazioni si è scritto su di lei anche la parola scandalo. Per lei lo scandalo è un cattivo pettegolezzo oppure una gradevole storia che mette in luce una noiosa forma di moralità?

“Nel mio caso, lo scandalo fu che una ragazza del sud avesse deciso di intraprendere un lavoro artistico in cui ci si esibiva con il corpo. Considerando che parliamo di una disciplina nata nei primi del Cinquecento, tutto questo scandalo non lo creava. Non possiamo stupirci se oggi lo scandalo è visto anche nelle coppie miste. Per quanto riguarda gli omofobi e altre forme di discriminazione, è importante ricordare che la società spesso giudica ciò che non comprende. La moralità si sposa con il pettegolezzo; uno non può fare a meno dell’altro. Ho sentito tanti pettegolezzi e dicerie sul mio conto, anche da persone che non ho mai visto in vita mia. C’è tanta gente brava a ricamare storie senza saperlo, è una dote innata per alcuni”.

Lady Marilù dove vuole arrivare? Per il 2025 quale viaggio vuole intraprendere e soprattutto con chi? Si dice meno siamo meglio stiamo La dose giusta qual è?

“Se mi chiama Lady Marilù, vuol dire che vuole ricevere una risposta dal punto di vista lavorativo e artistico. Tengo abbastanza separate la vita personale e quella lavorativa, anche se sono sempre me stessa in entrambi i contesti. Nel mio percorso artistico e lavorativo, ho sempre cercato di salire un gradino alla volta. Confesso che ci sono state circostanze in cui sono scesa, ma cosa sarebbe la vita se non si tornasse indietro per riprovare ad andare avanti? Nel 2025, ho già iniziato a realizzare due progetti. Uno è la partecipazione a un corso regionale di e-commerce, che mi permette di lavorare anche come consulente. Il secondo progetto è il programma “A Casa di Marilù”, che per me rappresenta una grande soddisfazione. La “dose giusta” potrebbe quindi trovare l’equilibrio ideale tra numero di persone e qualità del lavoro o delle relazioni”.

Una curiosità come si viaggia seduta controvento?

“Ho resistito a diversi ostacoli e opposizioni, riuscendo a gestire le sfide della vita nonostante tutto. Le ho affrontate con determinazione e forza”

Proprio l’ultima: Cosa è per lei l’amore. Lei oggi è innamorata?

L’amore mi fa sorridere. Io vivo per amare ed essere amata, come dice la frase del film “Moulin Rouge”. Amo dare amore, aiutare ed essere disponibile, senza mai chiedere nulla in cambio. Ho aiutato molte persone e tanti esserini, senza mai chiedere un aiuto economico. Dalle esperienze non piacevoli della mia vita, ho avuto a che fare con il classico narcisista manipolatore. Ho imparato che devo amare prima me stessa per poter amare gli altri. E se gli altri non mi amano, posso farne a meno. Sai, ti confesso una cosa molto intima. A causa della separazione dei miei genitori quando ero troppo piccola, ho sempre vissuto la fine di una relazione, sia con un amico che con un compagno, come un abbandono. Ho sempre sofferto quando una relazione si è interrotta, anche solo amichevole. Ma ciò che mi ha sempre fortificato è stata la consapevolezza di aver dato il massimo e di non aver mai sbagliato in queste relazioni. Così ho smesso di soffrire e di piangere, e ora provo indifferenza. Forse l’unica emozione iniziale è la delusione. Ma siamo così tanti sulla faccia della terra che abbiamo la possibilità di scegliere le persone con cui condividere la nostra vita. Una bella sensazione di aver incontrato una donna autentica, semplice e con la voglia di essere prima di tutto. Eleanor Roosvelt. a proposito di donne disse: “La donna è come una bustina di tè, non si può dire quanto è forte fino a che non la si mette nell’acqua bollente”. Noi abbiamo provato. Il tè è buono.

 Oreste Roberto Lanza

Oreste Roberto Lanza

Oreste Roberto Lanza è di Francavilla Sul Sinni (Potenza), classe 1964. Giornalista pubblicista è laureato in Giurisprudenza all’Università di Salerno è attivo nel mondo del giornalismo sin dal 1983 collaborando inizialmente con alcune delle testate del suo territorio per poi allargarsi all'intero territorio italiano. Tanti e diversi gli scritti, in vari settori giornalistici, dalla politica, alla cultura allo spettacolo e al sociale in particolare, con un’attenzione peculiare sulla comunità lucana. Ha viaggiato per tutti i 131 borghi lucani conservando tanti e diversi contatti con varie istituzioni: regionali, provinciali e locali. Ha promozionato i prodotti della gastronomia lucana di cui conosce particolarità e non solo.