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Vecchi artisti del passato lo stesso il grande Leonardo Da Vinci sostenevano che la pittura fosse una poesia muta, e la poesia una pittura cieca. Sembra questo pensiero sia calzante per l’artista pugliese Michele Roccotelli natio di Minervino Murge, in provincia di Barletta-Andria-Trani, che dallo scorso 6 dicembre e fino al 5 gennaio espone le sue opere nella citta di Rivoli , in provincia di Torino. Con il patrocinio della Regione Piemonte e Città Metropolitana di Torino utilizzando gli spazi espositivi della Casa Del Conte Verde, in via Fratelli Piol 8, l’artista Michele Roccotelli espone le sue opere realizzate in olio su tela e ceramiche. La pittura di Roccotelli non è né descrittiva, né narrativa, ma puramente emotiva. È una pittura dell’anima in quanto esprime un’anima murgiana, cioè, legata alla terra e ai suoi ritmi, alle sue asperità, alle sue bellezze. Una sensibilità unica che ha permesso all’artista pugliese di descrivere con accuratezza la sua terra-madre, l’Alta Murgia di Minervino Murge, ma anche il proprio mare, il vento, i paesi che sbucano in lontananza fra colline e marine; ma, paradigmaticamente, di fronte al mondo. Una ritrattistica da vedere e ammirare dove la sua capacità di figurazione si è rivelata di valore: Ha infatti realizzato una sanguigna, un nudo di madre, dove la nudità femminile acquista il vero significato di essenza e simbolo della maternità e della vita. Presente in importanti rassegne nazionali e fiere d’arte contemporanea, Michele Roccotelli è sempre ospitato da prestigiose gallerie italiane, dove espone in permanenza da circa trenta anni come negli spazi espositivi della Ghelfi di Verona. Presente a Napoli, nel Castel dell’Ovo, con la personale “mediTERRANEO”, mostra trasferita poi a Bruxelles nella sede del Parlamento Europeo. Diverse le Biennali d’arte a cui ha partecipato dove è stato più volte insignito di importanti premi. Numerosi e di prestigio i cataloghi pubblicatigli da rinomati istituti culturali, con interventi di critici di chiara fama conservati al Thomas J. Waston Library del The Metropolitan Museum of Art di New York. Le ultime personali inglobano opere di pittura di grande formato, ceramiche, sculture, lavori di riciclo di oggetti di scarto ma rivissuti con il suo particolare timbro creativo, fatto di colori e materie. La sua storia racconta di un instancabile Maestro d’arte per allievi di talento nell’Accademia Margherita di Bari, con cui prepara con loro mostre in gallerie d’arte e spazi espositivi pubblici e privati. Insomma un eccellenza pugliese , punto e basta.
Oreste Roberto Lanza