Tempo di lettura: 1 minuto

(Adnkronos) –
Nessuna archiviazione per Donald Trump condannato a pagare centinaia di milioni allo stato di New York. Lo ha annunciato l'ufficio del procuratore generale di New York non accogliendo così la richiesta del presidente eletto. "Il peso del procedimento civile non costituisce un impedimento per i compiti ufficiali del presidente" e quindi non viola la Costituzione, si legge nella lettera inviata dalla vice procuratrice generale, Judith Vale, all'avvocato di Trump, John Sauer.  Lo scorso febbraio il giudice Arthur Engoron ha condannato Trump e i suoi figli adulti che ora guidano la Trump Organization, a pagare 355 milioni di dollari, più interessi, dopo averli ritenuti colpevoli di aver portato avanti per anni un sistema di frode sul valore dei loro immobili per avere vantaggi fiscali e con i prestiti bancari. I legali di Trump hanno fatto ricorso contro la decisioni e a marzo hanno ottenuto una drastica riduzione della somma da pagare allo stato di New York, da 464 milioni a 175. Anche contro questa sentenza è stato presentato ricorso e ora si aspetta una decisione della corte di appello.  Dopo la vittoria elettorale, Sauer, che intanto è stato scelto da Trump come prossimo Us solicitor generale, l'avvocato che rappresenta il governo federale di fronte alla Corte Suprema, aveva chiesto l'archiviazione anche del processo per frode, dopo quella dei due processi penali federali e quella sempre più probabile del processo penale, sempre a New York, per la vicenda legata a Stormy Daniel. Ma ora gli è stato risposto che quelli erano appunto casi penali, ma quello in questione è civile e quindi gli altri problemi penali del presidente eletto "sono irrilevanti".  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.