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(Adnkronos) –
Sempre più maschi italiani rischiano il 'flop' sotto le lenzuola. "Sono circa 3 milioni gli uomini che soffrono di problematiche legate all'erezione, il 13% dei maschi adulti. Una percentuale in costante crescita, al punto che nella fascia d'età compresa tra i 40 e 70 anni 1 uomo su 2 soffre di disfunzioni erettili lievi, medie o anche gravi". Sono i dati messi nero su bianco dalla Società italiana di andrologia (Sia), in occasione della prima Giornata nazionale per la salute dell'uomo che si celebra oggi 11 novembre. Una ricorrenza sostenuta dal ministro della Salute Orazio Schillaci, sottolineano gli andrologi, su impulso della stessa Sia e dell'associazione Road to green 2020. 
All'origine dell'aumento dei disturbi della sfera sessuale maschile c'è "la scarsa informazione sul tema, che purtroppo si traduce in poca prevenzione e insufficienti cure", spiegano gli esperti della Sia che da febbraio 2023 ha avviato una campagna nazionale di informazione e sensibilizzazione – ricorda una nota – il cui obiettivo avvicinare alla prevenzione andrologica i giovani uomini di età compresa fra 16 e 35 anni. Tra i partner dell'iniziativa l'Esercito italiano, la Croce rossa italiana (Cri), il Corpo infermiere volontarie della Cri e l'Unione nazionale autoscuole e studi.  
"Un fattore determinante per la salute maschile è la prevenzione – afferma il presidente Sia, Alessandro Palmieri – Oggi tante patologie silenti rischiano di complicarsi in età avanzata, mentre un tempo, grazie alle visite obbligatorie previste dal servizio di leva, era più immediato individuare delle anomalie del sistema uro-genitale".  "Molti giovani, anche davanti a sintomi evidenti, sono restii a sottoporsi a una visita andrologica o a parlare di tali disturbi con i genitori o il medico di famiglia. E' stato stimato – rimarca Palmieri – che meno del 5% dei giovani si sottopone a una visita andrologica prima dei 20 anni. Questo diventa un grosso disagio, considerando che circa il 30-40% dei ragazzi di età compresa fra i 16 e i 18 anni presenta una patologia andrologica". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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