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“Crescat scientia vita excolatur” Lascia che la conoscenza cresca, che la vita si arricchisca.

È questa la frase su cui la squadra del Liceo Classico ‘Leonardo da Vinci’ di Molfetta, composta da alunne e alunni delle classi 4ªC e 4ªD, nell’ambito delle attività di PCTO (ex Alternanza scuola-lavoro) con l’Ordine degli Avvocati di Trani, disputerà a Matera, il prossimo lunedì 17, nel primo girone di qualificazione della terza edizione del torneo nazionale DIRE E CONTRADDIRE, organizzato dal Consiglio nazionale forense.

Un torneo cui sono iscritte ventidue città e altrettanti Ordini degli avvocati, quarantanove istituti scolastici e oltre mille ragazzi, pronti a sfidarsi a colpi di eloquenza.

A questa prova di qualificazione gli alunni arrivano dopo un impegnativo processo di preparazione, che ha visto succedersi come avvocati ‘allenatori’, chiamiamoli così, molti professionisti di Molfetta, che hanno prestato generosamente il loro tempo e lavoro.

«È un progetto educativo che rende tangibile lo spirito di servizio e la funzione sociale degli avvocati – afferma la prof.ssa Annamaria Caputi, tutor del Pcto ed essa stessa avvocato – utile anche per far scoprire ai ragazzi capacità che non sanno di avere. Sono competenze che faranno parte di un bagaglio da portarsi dietro in tutta la loro vita».

Le due classi hanno prima lavorato separatamente, preparandosi con il supporto degli avvocati molfettesi Bartolo Morgese, Michele Marcello Magarelli, Lirio Grillo e Domenico Facchini, poi si sono sfidate in una disputa interna, per decidere quale fra le due classi avrebbe rappresentato il Liceo Classico al torneo.

Avrebbe dovuto valutarli, per scegliere la squadra, una ‘commissione’, composta dagli avvocati Giulio Guarino, Bartolo Morgese e Brigida Mulinelli, che, però, non ha saputo decidere, per l’alto livello dimostrato sia dalla 4ªC che dalla 4ªD.

«I colleghi rimasti senza parole – afferma la prof.ssa Annamaria Caputi – stupiti dalla preparazione dei nostri alunni, dal loro rigore e dalla passione con cui hanno affrontato il dibattito, anche in questa selezione interna.

Sono stati talmente bravi che hanno meritato una votazione identica e, a quel punto, l’avv. Mulinelli, che presiedeva questa commissione, ha suggerito di farli concorrere tutti.

Sono stati abilissimi, chi ha argomentato e chi ha controargomentato sulla frase ‘Bisogna conoscere le leggi pe poterle infrangere’. Alcuni hanno sostenuto che le leggi devono essere sempre rispettate, portando esempi dal passato al presente, indipendentemente dal fatto che siano giuste o ingiuste; chi ha controargomentato lo ha fatto ragionando sul fatto che a volte le leggi possono essere infrante, con una disobbedienza civile, nel momento in cui sono ingiuste.

Così, la squadra che lunedì si scontrerà con l’Istituto di Istruzione Superiore IIS “Duni-Levi” di Matera è formata da dieci alunni di entrambe le classi, decideranno loro chi parlerà per questo primo girone e, qualora lo superino, si alterneranno nelle successive fasi. Era impossibile scegliere una classe, dando all’altra un voto inferiore».

Sembra pienamente raggiunto l’obiettivo del Consiglio nazionale forense, che ha sottoscritto un protocollo sull’educazione alla legalità con il Ministero dell’Istruzione, di fornire agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado le tecniche di una comunicazione efficace ed efficiente, attraverso la capacità di argomentare e controargomentare nel solco dei valori di democrazia, diritti e doveri.

Redazione

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