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Budapest Select, umbrella brand che riunisce il meglio del design ungherese, sbarca ad Alcova, negli spazi del Mattatoio, con un importante progetto espositivo voluto da Hungarian Fashion & Design Agency e curato dal giovane e talentuoso designer Gáspár Bonta.

La mostra intende restituire uno spaccato della progettazione contemporanea dell’Ungheria, paese che sempre più si sta posizionando tra i più interessanti nello scenario creativo internazionale.

37 designer che raccontano con le loro collezioni storie che partono da lontano, in cui la tradizione è un elemento imprescindibile della produzione, connotata da tracce significative di artigianalità, contaminazioni con l’arte, e uno spiccato senso di appartenenza al territorio e alla comunità.

Budapest Select richiama un design poetico, familiare, molto lontano dalle produzioni di massa e che non vuole dimenticare le proprie radici, ma reinterpretarle con una progettazione dalla forte impronta sperimentale, unita a tecnologia e innovazione espressiva. La tradizione esce dalla sua staticità per divenire strumento dinamico e astratto di rilettura del presente.

Hungarian Fashion & Design Agency è una realtà fondata nel 2018 per supportare gli attori del settore della moda e del design ungherese. A questo fine, HFDA organizza ogni anno eventi nazionali, come il principale evento di moda del Paese, Budapest Central European Fashion Week, o la pluripremiata 360 Design Budapest Exhibition. HFDA partecipa inoltre alle principali manifestazioni di design internazionale, quali Maison&Objet, Dubai Design Week, London Design Week; a Milano ha partecipato nel 2019 al Fuorisalone con un significativo progetto a Brera Design District.

HFDA, alla luce delle best practice internazionali, ha creato il brand ombrello Budapest Select con l’obiettivo di rendere i prodotti ungheresi più facilmente identificabili.

ALCOVA, Il Mattatoio M15b | Viale Molise 62, Milano

Press Preview 16 aprile | 15.00-18.30

Milan Design Week | 17-23 aprile | 11.00-19.00

(ultimo ingresso 18.00)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.

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