Eva De Cristofaro, Founder e Communication Manager, ha detto: “Pope Joan nasce come icona dello slow fashion e della moda sostenibile: un passo decisivo verso un nuovo modo di concepire il rapporto tra la persona e ciò che decide di acquistare. Abbiamo la responsabilità di rivedere i processi alla base dell’industria dell’abbigliamento, uno dei settori meno sostenibili al mondo. Dobbiamo rieducare gli utenti al rapporto con ciò che indossano, soprattutto le nuove generazioni: dare valore a ogni singolo capo, rispettare lo storico, apprezzare la qualità, far comprendere il lavoro dietro ogni singola creazione. L’ago e il filo, le mani di chi conosce il mestiere, capaci di dare forma alle idee. Questo è Pope Joan, incontro tra libertà di espressione e tradizione, tra futuro e passato, quello che ha reso unico, nel mondo, il made in Italy.”
Lo slow fashion, al contrario della moda industriale, contribuisce tra l’altro a sostenere i piccoli artigiani e i designer, incoraggiando la creatività, l’artigianalità e l’innovazione.
Una delle caratteristiche della moda upcycling è senza dubbio l’unicità, che consente di indossare capi singolari, esclusivi e, spesso, stravaganti. Esattamente il concetto opposto alla produzione di massa, all’usa e getta.