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Completata la rosa dei premiati della XIV edizione del Festival dei Giornalisti del Mediterraneo che si terrà a Otranto dal 7 al 10 settembre prossimi. Nomi prestigiosi del sistema dell’informazione e della giustizia, che nella serata conclusiva, sabato 10 settembre, riceveranno sul palco di Porta Alfonsina il Premio “Caravella del Mediterraneo”.

A rappresentare la lotta incessante contro le mafie e la criminalità organizzata, da sempre tema caro alla rassegna, sarà il giudice Federico Cafiero de Raho, Procuratore Nazionale Antimafia dal novembre 2017 al febbraio 2022, uno dei magistrati che ha smantellato il clan dei Casalesi in Campania.

Sul fronte dell’informazione invece, quest’anno il Premio Caravella sarà consegnato alle inviate di guerra in questi mesi impegnate a raccontare il fronte ucraino Gabriella Simoni, Studio Aperto e Stefania Battistini,Tg1 Rai; a Paolo Ruffini, Prefetto del dicastero per la comunicazione della Santa Sede, primo laico a capo di un dicastero del Vaticano; ad Andrea Scanzi, Il Fatto Quotidiano; a Luca Telese, La7; a Giuseppe Brindisi, conduttore di Zona Bianca, Rete4 e a Renato Piccoli, Tgr Rai Puglia.

Fra le novità della XIV edizione del Festival, si segnala la media partnership con Vatican News e Radio Vaticana.

 “Anche quest’anno il programma che sta prendendo forma e le personalità che saranno premiate ribadiscono lo spessore qualitativo di un’iniziativa che riesce a bilanciare la serietà dei temi e del dibattito pubblico con la promozione territoriale di Otranto e della Puglia, che si confermano palcoscenico ideale per promuovere il dialogo”, il commento del primo cittadino di Otranto, Pierpaolo Cariddi.

“Siamo molto emozionati per questa edizione, che consideriamo speciale ma anche molto delicata, a causa di ciò che sta accadendo accanto a noi. La rosa dei premiati, per il profilo altissimo delle personalità che riceveranno il Caravella, ci conferma ancora una volta che il lavoro di squadra è sempre il migliore e ci sprona ad essere sempre più ambiziosi nel voler alzare l’asticella della qualità”, aggiunge Tommaso Forte, giornalista ed event manager del festival.

La pace e il dialogo sono i temi focus della rassegna, da sempre occasione e contenitore che dà valore alle relazioni internazionali: “Uno dei prossimi obiettivi – aggiunge Forte – è legato alla storia di Otranto e della Turchia, all’assedio della città per mano dei turchi. Abbiamo infatti elaborato e presentato una proposta progettuale per dare vita a un’azione di pace storica fra la due comunità, quale simbolo di rinascita trasversale e di pace, bene universale da promuovere e valorizzare. Un progetto a cui stiamo lavorando da tempo e che, nell’ambito delle relazioni diplomatiche, coinvolgerà il Governo Turco, per il tramite dell’Ambasciata a Roma”.

Accanto alla guerra, anche altri temi saranno affrontati nei workshop ai quali prenderanno parte giornalisti opinionisti, esperti, rappresentanti del mondo delle istituzioni: la tutela dei minori, l’accoglienza, il dialogo, la solidarietà, il ruolo della diplomazia internazionale nel processo di pace fra i popoli, ma anche la crisi energetica, la tutela ambientale, la sostenibilità.

 Il Festival, che gode della partnership del Comune di Otranto, nasce da un’idea di Tommaso Forte, che lo organizza in collaborazione con le colleghe Leda Cesari e Rosaria Bianco.

Nella foto di copertina c’è Stefania Battistini

Redazione

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