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“Il tocco della notte. Il rito” di Jessica Bellina è un romanzo fantasy ricco d’azione, che apre quella che sarà una saga dedicata alla strega sedicenne Celeste. In questo primo volume, l’autrice contestualizza la storia offrendoci le informazioni basilari per comprendere la realtà in cui si muove la protagonista: ci troviamo in Italia, e per l’esattezza nella provincia di Udine; accanto agli esseri umani, però, vivono anche creature dagli straordinari poteri come streghe, vampiri e mannari. È quindi un mondo reale ma permeato di magia, di mistero e di conflitti; le razze soprannaturali, infatti, perseguono i propri obiettivi e sono spesso in contrasto le une con le altre, e per questo motivo sono stati creati i cacciatori, che cercano di mantenere l’equilibrio e di far rispettare le leggi magiche. Celeste è in un momento difficile perché sta soffrendo per la morte del suo fidanzato, Emiliano; il lettore comprende immediatamente che gli è successo qualcosa di terribile; allo stesso tempo ella è molto preoccupata a causa della scissione della sua congrega di streghe, generata da un ragazzo poco raccomandabile che aveva portato alcuni dei suoi amici sulla cattiva strada. Con la congrega divisa in due e con la minaccia di continue ritorsioni, Celeste rimpiange ancora di più Emiliano e ripensa a quante volte egli aveva cercato di mettere in guardia le streghe dagli elementi ribelli; un giorno, inoltre, viene attaccata da un vampiro e si rende conto di essere presa di mira non solo dalla congrega rivale ma anche da alcuni notturni. A salvarla sarà un giovane cacciatore, che offre a Celeste una nuova prospettiva di vita e che le rivela anche una sconvolgente verità sulla sua famiglia. Tra battaglie magiche e la scoperta di un’antica setta occulta, la protagonista deve mettere da parte ogni dubbio sulla sua natura e deve accettare l’evoluzione dei suoi poteri per essere in prima linea in una battaglia cruciale, che sancirà il destino di molte streghe e cacciatori. Jessica Bellina presenta un avvincente fantasy contemporaneo in cui vi è anche un’importante riflessione sull’intolleranza tra razze diverse e sulla necessità di accettare le diversità: anche Celeste si trova ad essere discriminata per il suo particolare retaggio, e deve scegliere se affermare sé stessa o soccombere, se abbracciare un potere che la spaventa o arrendersi. L’autrice ci mostra la prima parte del suo difficile percorso di consapevolezza, lasciando aperti interrogativi che fanno sperare di leggere presto il seguito di questa avvincente saga.

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.