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Per la collezione Resort 2023 Alessandro Michele ha unito mondi ed ispirazioni diversissime, facendo emergere un’estetica opulenta, intellettuale, ricercata, con accessori audaci e look estremamente attuali.

Dopo gli show itineranti di Chanel, a Montecarlo, e Louis Vuitton, a San Diego, ieri sera è andata in scena l’attesa sfilata di Gucci, dedicata alla stagione Resort 2023, nel cuore della Puglia, nella suggestiva cornice di Castel del Monte. Un’ambientazione medievale, unica nel suo genere, ha fatto da sfondo ad una collezione stratificata e complessa, ricca di riferimenti e citazioni, ma con momenti molto Instagram-friendly.

Nulla è stato lasciato al caso, né nella scelta della location, né nella data stabilita per la sfilata. Il 16 maggio, infatti, ha coinciso con un fenomeno astronomico noto come Superluna di Sangue, un’eclissi lunare totale che tinge la luna di rosso, quella che ieri sera ha illuminato la passerella di Gucci in Puglia. Per una collezione intitolata Cosmogonie, preannunciata dall’invito allo show in cui il brand annunciava di aver “adottato” una stella per ogni ospite, il riferimento alle costellazioni e ai corpi celesti non poteva mancare.

L’idea della Cosmogonia è nata contemporaneamente alla scelta del luogo. Prima di pensare alla collezione mi è arrivata in ufficio una borsa Gucci appartenuta a Greta Garbo – piccola, con disegni jacquard di ispirazione persiana. Un segnale: voleva dire qualcosa… E mi è venuto in mente che nelle conversazioni quotidiane mi viene detto che quando parlo costruisco costellazioni… In un attimo è arrivata l’idea della collezione e nello stesso tempo la scelta del castello federiciano», ha raccontato in proposito il direttore creativo della maison Alessandro Michele.

Nella sfilata di Gucci le Cosmogonie, le costellazioni, che animano il pensiero e l’operato creativo di Michele hanno spaziato tra riferimenti e citazioni anche distanti tra loro. Castel del Monte, ad esempio, costruzione del XIII secolo voluta da Federico II di Svevia nasconde animo esoterico e profondamente simbolico, racchiuso nella peculiare forma della sua struttura, su base ottagonale, nella ricorrenza del numero 8 al suo interno, e nelle stanze, tutte a forma di trapezio.

Questo stellare universo diventa anche il ponte, il legame tra lo stilista italiano e il filosofo e scrittore tedesco Walter Benjamin. Di questo intellettuale Alessandro Michele apprezza soprattutto la capacità di unire “ieri e oggi”: “non è che il passato getti luce sul presente o il presente la luce sul passato, ma l’immagine è ciò in cui quel che è stato si unisce fulmineamente con l’adesso in una costellazione”, ha scritto Benjamin. Stesso percorso intrapreso da questo collezione di Gucci, capace di condensare armoniosamente riferimenti diversi, lontani nel tempo e nello spazio, ma che assumono un carattere uniforme se traslati nell’universo estetico di questa maison. Silhouette anni Quaranta, cruissardes in pelle, guanti in latex, cappellini logati, e ancora, cotte medievali rivisitate sotto forma di cappe e cappucci, gorgiere trasformate in polsini o grandi collane ad incorniciare il visto, la collezione Resort 2023 è un melting pot di epoche, estetiche, ispirazioni che parlano ad un pubblico globale.

«Io faccio sempre brillare gli abiti, se posso. Le cose che brillano rendono ambigue le forme. La collezione si è trasformata in una festa: le forme vengono dagli anni Trenta e Quaranta… Poi mentre componevo è nato un rave dei vestiti, delle moltitudini e delle persone che cercano di essere qualcosa. Corpi che diventano vestiti e vestiti che diventano corpi.». Alessandro Michele ha riassunto così la collezione Resort 2023, in cui abiti sensuali con cut out si alternano a completi sartoriali in stampe psichedeliche, in cui i jeans, un richiamo all’era Tom Ford, succedono a look dal sapore anni Settanta, mentre una serie di creazioni in cui pelle, velluto, pizzo e piume raccontano un’opulenza intellettuale.

Tra gli accessori spiccano le lunghissime collane di perle indossate come choker, gli orecchini che decorano il viso, ispirati ai matrimoni berberi, la borsa di Greta Garbo, i monili, indossati al polso o nascosti sotto giacche doppio petto, gli occhiali da sole anni Settanta, i baschi maculati ma dall’animo cavallerizzo, le tiare con orecchini incorporate che richiamano le cotte dei cavalieri. E ancora, le ballerine allacciate intorno alla caviglia, gli stivali biker, i sandali platform con cinturini che arrivano a metà polpaccio, tutto è variegato, multiforme.

Gli show di Gucci richiamano da sempre un parterre de roi di prim’ordine e la sfilata in Puglia non ha fatto eccezione. Il brand ha infatti accolto Emma MarroneAlessandro BorghiDakota JohnsonLana del ReyElle Fanning, e soprattutto i Måneskin, che si sono esibiti durante l’after party. Negli ultimi mesi la band italiana ha instaurato una collaborazione creativa molto proficua con Gucci, tra campagne e outfit realizzati ad hoc per i loro concerti.

Così la sfilata in Puglia Gucci ha portato in scena un vero e proprio spettacolo, suggestivo, sognante, come solo la grande moda sa fare.

 

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.