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Coprono appena il 2% della superficie terrestre ma contribuiscono largamente alla crisi climatica: ad inquinare maggiormente sono le megalopoli cinesi ma anche MoscaIstanbulTokyo e New York. A metterlo in evidenza è una elaborazione di Ener2Crowd, basata sui dati della ricerca “Keeping Track of Greenhouse Gas Emission Reduction Progress and Targets in 167 Cities Worldwide” condotta da Ting WeiJunliang Wu e Shaoqing Chen, ricercatori della School of Environmental Science and Engineering della Sun Yat-sen University in Cina.

«La città italiana più inquinante in assoluto è Torino, settima in Europa ed al 52mo posto del ranking mondiale, con 23 milioni di tonnellate di Co2 equivalenti immesse in atmosfera ogni anno» puntualizzano gli analisti di Ener2Crowd.com, la prima piattaforma italiana di lending crowdfunding ambientale ed energetico.

E proprio a partire dalle grandi città, il nuovo modello di finanza etica di Ener2Crowd permetterà di ridurre l’inquinamento, grazie all’appetito degli investitori per i prodotti finanziari in grado di combattere il climate change che garantiscono comunque un ottimo ritorno economico.

Nelle grandi città italiane, inoltre, risiedono la maggior parte dei GreenHero: i maggiori investitori della piattaforma Ener2Crowd si trovano infatti a RomaMilanoNapoli e Torino, dove oggi questa forma di investimento è una realtà all’ordine del giorno.

«Ma tutti —anche nelle città più piccole— possono dare un contributo per costruire un futuro a zero emissioni, scegliendo tecnologie green e sostenibili, volendo anche nel loro stesso territorio» tiene a precisare Niccolò Sovicoceo di Ener2Crowd.

E così effettivamente accade in molti dei progetti lanciati dalla sua piattaforma, come quelli più recenti nel Comune di Gela —in Provincia di Caltanissetta— dove lo sviluppatore internazionale Green Enesys (www.greenenesys.com) sta realizzando due impianti fotovoltaici tramite una campagna di crowdfunding lanciata proprio attraverso Ener2Crowd.com.

In questo modo tutti possono prendere parte alla realizzazione di nuovi impianti rinnovabili, finanziandone la costruzione, in modo da supportare concretamente la transizione energetica del territorio in cui essi vivono oppure anche dell’Italia intera.

In cima al ranking mondiale delle città più inquinanti spiccano tuttavia altre realtà, molto distanti della nostra, a partire da Handan con 199 milioni di tonnellate di Co2 equivalenti immesse in atmosfera ogni anno, Shangai (188 Mt Co2 eq.), Suzhou (152 Mt Co2 eq.), Dalian (142 Mt Co2 eq.) e al quinto posto Pechino (132 Mt Co2 eq.).

Mentre la città più inquinante del Continente Europeo rimane Mosca —al settimo posto del ranking mondiale— con 112 milioni di tonnellate di Co2 equivalenti immesse in atmosfera ogni anno, seguita da Istanbul —al quattordicesimo posto del ranking mondiale— con 72,9 milioni di tonnellate di Co2 e da  Francoforte con 46 milioni di tonnellate di Co2. E seguono sul podio europeo San Pietroburgo (43 Mt Co2 eq.) Atene (39 Mt Co2 eq.), Berlino (28 Mt Co2 eq.) e Torino (23 Mt Co2 eq.) che è appunto settima in Europa ed al 52mo posto del ranking mondiale.

Lo studio trova riscontro anche nei dati del Parlamento Europeo, secondo il quale all’interno dell’Ue le grandi città sono responsabili di emissioni di CO2  in una misura che arriva fino all’80% del totale.

E, sempre secondo il Parlamento Europeo, le grandi metropoli sono anche responsabili di oltre il 50% del totale dei rifiuti prodotti in Europa.

«E tu cosa stai facendo? Investi nel tuo futuro!» è ora il claim di Ener2Crowd.com è la prima piattaforma di lending crowdfunding a dedicarsi esclusivamente alla sostenibilità ambientale ed alle rinnovabili e che è stata anche la prima (ed al momento l’unica) a dotarsi di un Comitato Etico (ed a trasformarsi in società benefit).

Nella vision dei suoi fondatori «il “crowd” può incoraggiare il mercato spingendolo verso nuovi tipi di strumenti, tra i quali l’innovativo lending crowdfunding ambientale ed energetico, sostenendo l’affermazione di un modello capitalistico inclusivo, equo e trasparente, quello degli stakeholders. Virata questa, fortemente richiesta anche dai giovani e dagli attivisti climatici, che vedono nel cambio di paradigma una nuova opportunità di progresso sociale, oltre che di protezione ambientale».

L’idea di Ener2Crowd.com è quella di convincere quella massa critica di risparmiatori che da sempre puntano sugli investimenti più sicuri possibili —che una volta erano gli immobili ed i titoli di Stato— oggi in fuga dai prodotti finanziari dai rendimenti irrisori e non più solidi come un tempo.

«Vogliamo dare a tutti l’opportunità di fare qualcosa di concretamente buono per l’ambiente e per il nostro futuro» spiega Giorgio Mottironichief strategy officer di Ener2Crowd nonché chief analyst del GreenVestingForum.it.

La piattaforma sta quest’anno dedicando parte dei proventi allo scopo di sostenere la riforestazione marina delle angiosperme monocotiledoni, piante acquatiche appartenenti alla famiglia delle posidoniacee, endemiche del Mar Mediterraneo, fondamentali per la prosperità degli ecosistemi e per l’assorbimento della CO2.

Ener2Crowd.com si candida così ad essere un volano per la lotta al cambiamento climatico e nel contempo un canale veloce ed accurato per le aziende che abbiano urgente bisogno di accedere a nuova liquidità per la propria transizione energetica e sostenibile o per sostenerla, come nel caso degli operatori di settore.

L’obiettivo è anche quello di arrivare ad avere città più resilienti. L’ideale sarebbe arrivare ad una completa indipendenza produttiva ed energetica in un contesto, quello metropolitano, dove —secondo i dati Eurostat— oggi vive il 75% della popolazione europea e dove —secondo una proiezione al 2050 delle Nazioni Unite— vivrà il 68% della popolazione mondiale.

Queste stesse città che contribuiscono all’80% delle emissioni climalteranti del Pianeta hanno quindi un impatto fortissimo sui cambiamenti climatici in atto«Ecco perché il concetto di città deve evolvere verso uno sviluppo non solo economico ma anche di sostenibilità ambientale e di efficientamento energetico» conclude il ceo di Ener2Crowd.

Redazione

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