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La prossima Pasqua potrebbe essere (il condizionale è d’obbligo di questi tempi) l’occasione che tanto si stava aspettando per tornare a muoversi e a viaggiare. È arrivato, infatti, il momento di partire, scoprire nuove mete, immergersi in culture e riti ancora poco noti, anche se relativamente vicini.  La Polonia è sicuramente una delle destinazioni più attraenti di questo periodo. Perché la Pasqua è una festività particolarmente sentita e importante in questo generoso Paese, sia per le forti radici cattoliche sia per usanze e credenze antiche e folkloristiche che danno vita ad un’atmosfera davvero unica.

Entriamo, quindi, nel vivo di questa festività. Scopriamone le usanze e i piatti tipici.

Concedetevi qualche giorno di riposo per visitare la regione polacca più ricca dal punto di vista naturalisticoculturale e anche gastronomico: la Malopolska con il suo capoluogo Cracovia, che proprio in primavera si veste del suo abito migliore e diventa semplicemente splendida.

Tradizioni pasquali: dal sacro al profano

La Pasqua è una festa molto attesa e la Settimana Santa inizia con la Domenica delle Palme (Niedziela Palmowa, in polacco) che in Polonia vengono lavorate e decorate con rametti di salice, fiori, nastri e piume colorate. A Lipnica Murowana (nella Regione Malopolska), ogni anno si svolge un concorso per la palma più bella ma anche quella più grande (alcune arrivano anche a 30 metri di altezza), così come a Lyse (in Masovia) dove, per la gran parte dell’anno, i cittadini si preparano per la gara che premia la palma meglio decorata.

Il Venerdì Santo è il giorno della Via Crucis: la più famosa e antica Via Crucis polacca si svolge a Kalwaria Zebrzydowska, nel santuario patrimonio UNESCO.

La mattina del Sabato Santo si prepara lo “święconka”, cestino che tutte le famiglie ornano e abbelliscono secondo i propri gusti, con, all’interno, portate simboliche che non possono mancare: il pane – simbolo del corpo del Signore – l’uovo (decorato!) – simbolo della resurrezione – la salsiccia o altro tipo di carne, l’acqua e il rafano (chrzan), prodotto chiave della tavola pasquale, tutti poi benedetti dal prete e consumati il giorno di Pasqua.

Il giorno di Pasqua, la mattina molto presto, si va in chiesa per la Messa della Resurrezione e, una volta tornati a casa, ci si siede per consumare, appunto, lo “święconka”.

Altro momento saliente è il Śmingus-Dyngus, ovvero il lunedì di Pasqua (Pasquetta), giornata in cui solitamente si organizza un pic-nic, ma con l’usanza di fare gavettoni d’acqua, antica tradizione che pare abbia origine in un rito di fertilità.

Ma le tradizioni legate alla Pasqua in Polonia sono tante e varie quanto lo è la sua storia.

Nelle regioni della Slesia, della Pomerania Occidentale e della Grande Polonia (Wielkopolska), ovvero quelle che hanno più subito l’influenza tedesca, a portare doni ai bambini è il coniglietto pasquale che li nasconde all’interno di cestini preparati per l’occasione.

Le uova decorate a mano sono invece una tradizione antica e radicata (si crede risalga al X secolo). Le tecniche di decorazione sono svariate, infatti, accanto alle più famose “pisanki”, dipinte e decorate a mano, spesso stendendo la cera calda con l’aiuto di un legnetto o di un ago e poi immergendo l’uovo nella vernice in modo da ottenere misteriosi disegni, ci sono anche le “wydmuszki” che si ottengono da gusci svuotati e le “kraszanki”, tinte in un’infusione di cipolla a buccia gialla e decorate con la lana colorata.

La Pasqua polacca in cucina

Indipendentemente dal fatto che abbiate l’occasione di sedervi a tavola con una famiglia polacca o meno, dovete sapere che nelle pietanze preparate per questa festività regna l’abbondanza: zuppe, carne, salumi, dolci elaboratissimi e, soprattutto, tantissime uova!

Tra i piatti simbolo della Pasqua non può mancare il densissimo żurek: zuppa a base di farina acida, dal gusto leggermente aspro, con l’aggiunta di rafano, generalmente viene servita subito dopo l’uovo benedetto e con cui si dà il via al pranzo pasquale. A seguire vengono serviti vassoi pieni di carne con salumi di vario tipo, tra cui la tipica salsiccia “bianca”, preparata con carne cruda o velocemente scottata, chiamata in questo modo per il suo chiarissimo colore. Le carni si accompagnano a verdure marinate e frutta, unitamente a salse al rafano e alla tartara. A fine pasto l’immancabile dolce: la babka (torta pasquale lievitata, riempita di frutta secca e canditi), il sernik (dolce al formaggio), il mazurek (dolce di mandorle e marmellata di vari gusti e frutta secca, preparato in diverse forme e secondo varie scuole di pensiero), la ricchissima pascha (preparata con formaggio tipo ricotta, uova, burro e tanta frutta secca) e le uova di cioccolato.

Malopolska, culla della cultura e della tradizione polacca

Il periodo pasquale è probabilmente un ottimo momento per dedicarsi alla scoperta della regione più ricca dal punto di vista naturalisticoculturale e anche gastronomico: la Malopolska.

Ad iniziare dal capoluogo, Cracoviaperla UNESCO e città dei re polacchi, dei santi e degli eroi nazionali. Il cuore pulsante è Rynek Główny, la Piazza del Mercato: la più grande piazza medievale d’Europa, ma è superfluo dire che a Cracovia si trovano oltre 5 mila siti di interesse storico, tra cui i più preziosi sono il Castello Reale di Wawel, la Basilica di Santa Maria, il Mercato dei Tessuti (Sukiennice) e l’Università Jagellonica, l’ateneo più longevo della Polonia.

Uno dei luoghi più suggestivi e particolarmente legato alla Pasqua in Polonia è il parco religioso e paesaggistico di Kalwaria Zebrzydowska, inserito nel 1999 nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Sito nella regione Malopolska, a soli 33 km da Cracovia, inserito in una meravigliosa cornice naturalistica, il santuario è formato da un complesso di edifici di culto che comprendono la basilica dedicata alla Madonna degli Angeli (in stile tardo-barocco con elementi dello stile rococò), il convento dei frati minori francescani e una serie di cappelle all’aperto in stile barocco e manierista, collocate nell’ampio parco lungo un percorso di circa sei chilometri. Nel santuario si svolge ogni anno la più antica Via Crucis della Polonia e, senza dubbio, una delle più suggestive d’Europa.

Altri siti UNESCO a cui dedicare una visita in occasione delle vacanze pasquali, sono le caratteristiche chiese di legno. Il Percorso dell’Architettura in Legno di Małopolska comprende ben 255 siti – tra chiese cattoliche e ortodosse, campanili, ville, musei all’aperto – ma quelle iscritte alla lista del patrimonio UNESCO sono 8. Sono testimonianze dei tempi antichi e preziosissimi monumenti materiali della cultura popolare. Una delle chiese più interessanti da visitare durante il periodo pasquale è la chiesa cattolica a Lipnica Murowana; custode, da oltre 60 anni, di una ricca tradizione di lavorazione delle palme.

Per informazioni: www.polonia.travel/it
Redazione

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