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Ci rivolgiamo a tutta la classe politica pugliese e a tutte le istituzioni: siamo i lavoratori della ex Osram, poi ex Ledvance, ora dipendenti della Baritech Operations, della Zona industriale di Bari. A breve riceveremo 139 lettere di licenziamento. Se volete aiutarci a difendere il nostro lavoro, che stiamo perdendo a causa del mancato rinnovo di un contratto di fornitura sottoscritto con lo Stato italiano, ne saremmo tutti davvero molto felici. All’inizio della pandemia lo Stato aveva bisogno di mascherine per proteggere gli italiani, ma c’era un materiale irreperibile a livello mondiale, fondamentale per la loro produzione; si tratta del meltblown, un particolare tessuto non tessuto che viene inserito nelle mascherine, determinante per trattenere il virus. Ebbene, lo Stato ci ha chiesto di riconvertire le nostre produzioni sottoscrivendo un contratto di fornitura di un anno, con rinnovo di un ulteriore anno. È stato fatto un investimento di quasi 15 milioni di € per dare milioni di mascherine ogni giorno a tutti gli italiani, con un prodotto di altissima qualità, come testato e certificato dalle università di Bologna e di Napoli, dimostrabile con documentazioni alla mano. Nel momento del bisogno, abbiamo risposto all’appello dello Stato e abbiamo messo in sicurezza milioni di italiani, proteggendoli con i nostri filtri al TOP della qualità. Ora, alla scadenza del primo anno di fornitura, lo Stato non solo non rinnova il contratto, come previsto, ma addirittura neppure ritira tutto il materiale prodotto per la commessa del primo anno. Lo stato, in pratica, risulta inadempiente e, di fatto, ci LICENZIA. Ci sono 139 lavoratori, per lo più ultracinquantenni, che alla scadenza della cassa integrazione guadagni straordinaria, cioè il 21 Aprile prossimo, si ritroveranno per strada, senza stipendio e senza alcuna possibilità di ricollocarsi nel mercato del lavoro. Per venire a capo di questa complicata vertenza, nell’ultimo anno e mezzo abbiamo chiesto più volte di essere convocati al MISE, senza mai ricevere nessuna risposta. Sono stati inviati ben cinque solleciti, sempre ignorati. Qualora voi voleste aiutarci a dare ulteriore risalto alla nostra lotta per la difesa del nostro posto di lavoro, ne saremmo felicissimi. Grazie e un caro saluti da 139 famiglie.

Redazione

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