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Anche quest’anno il XVII° Circolo Didattico Poggiofranco di Bari ha aderito all’iniziativa #ioleggoperchè, un progetto nazionale di promozione della lettura, organizzato dall’associazione italiana editori, fondato sulla passione dei lettori di ogni età. Le scuole sono le principali destinatarie dell’iniziativa perché le biblioteche scolastiche sono un luogo importante  importante per accendere la passione per la lettura, fin dalla più tenera età.

Iniziativa legata a #ioleggoperchè è quella di Libriamoci- Giornate di lettura nelle scuole. Dal 15 al 20 Novembre il XVII° Circolo Didattico Poggiofranco di Bari ha dato il via a letture animate e a voce alta, sia in presenza che on line, per condividere e accendere nelle bambine e nei bambini il piacere di leggere.  Le curatrici del progetto sono la Dirigente Scolastica Porziana Di Cosola, e le docenti Ida Distaso e Rosanna Magnino. Per sottolineare quanto i libri rappresentino un’esperienza gioiosa, uno strumento e un filtro essenziali per comprendere la realtà, quest’anno il tema proposto è stato il gioco: attività leggera ma anche serissima, capace di divertire e allo stesso tempo far riflettere, che apre alla mente e allena alla vita.

Leggere è un gioco: un invito per riflettere sulla duplice natura della lettura come occasione di svago e strumento di crescita, mettendo l’accento non solo su chi legge, ma anche su chi, con dedizione insegna a farlo.

Oltre alle letture da parte degli insegnanti, la scuola ha ospitato a distanza i seguenti  lettori esperti volontari: Paola Lupone, bibliotecaria della Biblioteca ragazzi di Bari, Laura Capra, fondatrice e curatrice del progetto Mammachilegge, Massima Iacovino, lettrice volontaria del progetto Nati per Leggere.

Due i filoni di lettura proposti: Giochi diVersi, caratterizzato dalla combinazione di parole e suoni per dar vita a espressioni sempre diverse;

Giochi del mondo: una riflessione su temi di attualità, ambientali, politici e sociali. Il mondo è quello con cui ogni giorno facciamo esperienza, che si modifica sotto i nostri occhi, un ecosistma in continuo divenire da capire e a cui adattarsi.

La lettura è diventata una potente opportunità di relazione e condivisione, ha rappresentato un’occasione piacevole che ha rafforzato i legami persi, anche a causa della pandemia, il senso di sicurezza e l’attaccamento. Poter condividere la bellezza dell’ascolto, , ha allenato i bambini anche allo sviluppo dell’empatia.

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.