Tempo di lettura: 2 minuti

Il ristorante Antica Cantina Forentum, nel centro storico di Lavello, ormai è diventato un borgo del gusto a sostegno del territorio e della gastronomia lucana.

L’Antica Cantina Forentum è un indirizzo per appassionati di cucina gourmet in Basilicata, guidato da Maria Lucia Vizzano, pioniera del gusto e fondatrice insieme a suo marito dell’attività oltre 30 anni, e da suo figlio Savino Di Noia,Food & Beverage Manager, che sovrintende alle attività e allo sviluppo con sua moglie Aurora, maître di sala e perfetta padrona di casa.

L’Antica Cantina Forentum è un borgo del gusto, espressione dell’importanza dei Presidi Slow Food e della tradizione sia nel ristorante sia in pizzeria. Siamo felici di dare nuovo impulso al nostro territorio – spiega Savino Di Noia – In questo momento storico così difficile, anche durante la pandemia, abbiamo continuato a investire nella nostra realtà e a promuovere la nostra terra, supportando anche i comuni limitrofi con la nostra offerta gastronomica, grazie anche al sostegno dei presidi Slow Food e dei nostri fornitori che credono nei prodotti della terra lucana, come noi.”

Durante il lockdown, l’Antica Cantina Forentum ha organizzato un servizio delivery di sushi da Forentum Food Evolution nei comuni di Venosa, Rionero, Rapolla, Melfi, Palazzo San Gervasio, Genzano di Lucania, continuando a confermare l’attenzione verso i territori circostanti.

Con la sua determinazione, Savino Di Noia ha anche inaugurato nel 2020 il Forentum Food Evolution, un nuovo format di ospitalità contemporanea, che rappresenta l’evoluzione del cibo dai prodotti tradizionali.  Il Forentum Food Evolution è un format che integra sushi-bar, cocktail bar e punto di ritrovo lifestyle per gli amanti di uno stile sofisticato e attento alla qualità.

Antica Cantina Forentum

Piazza Plebiscito, 16

85024 Lavello (Potenza)

tel. 0972 85417

www.forentum.it

 

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.