Tempo di lettura: 2 minuti

Il brand lifestyle e unconventional nhow di Nh Hotel Group continua la sua espansione e presenta il suo settimo hotel. Si tratta del Brussels Bloom, struttura in cui ogni piano è dedicato a una forma d’arte diversa, incluso quello progettato dalla nota designer londinese Jessica Thacker.

Situato nel quartiere Botanique, il centro culturale di Bruxelles, l’hotel sarà un luogo dove i viaggiatori business, leisure e gli artisti condivideranno la loro passione per l’arte e troveranno nuove ispirazioni. È un hub creativo, un luogo dove si incontrano diversi tipi di creatività, proprio come si incontrano persone diverse tra gente del posto, turisti e viaggiatori d’affari.

Le camere sono decorate come lo studio di un artista: entrando si è accolti da un’esplosione di colori e stampe. Ogni camera è decorata con un quadro diverso; i bagni si ispirano invece alla camera oscura di un fotografo.

Usciti dall’ascensore, si è completamente immersi in un tema artistico specifico. Jessica Thacker, artista londinese, ha già  interpretato il settimo piano con i suoi dipinti astratti ispirati alla musica.

Oltre alle 305 camere, l’hotel dispone di 12 sale riunioni che possono ospitare fino a 350 persone circa. Gli ospiti possono fare colazione nel ristorante della struttura o gustare un drink e street-food al bar. Diezijner x With Jeej ha decorato le pareti, i pilastri e la station cheat Day, in cui è possibile gustare ogni tipo di pancake e waffle circondati da graffiti.

Jeroen van der Knaap di With Jeej afferma: «Mi è piaciuto molto occuparmi dell’area breakfast del ristorante mentre l’hotel era ancora in ristrutturazione e avere piena libertà di trasformare il momento della colazione in un’esperienza creativa».

Ci si può anche allenare al nhow Brussels Bloom: all’ottavo piano, infatti, c’è una palestra completamente attrezzata che offre una bellissima vista sulla città. E gli ospiti più creativi possono addirittura ordinare, tramite il servizio in camera, un cavalletto e un kit per pitturare e dare libero sfogo alla loro fantasia durante il soggiorno.

 

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.