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Una coppia di 70 anni presenta sintomi sospetti per COVID 19. Ipertesi con febbre vengono trattati con roxitromicina per 6 giorni. Lei guarisce in 3 giorni, esegue tampone antigenico con esito positivo. Lui invece peggiora, con temperatura che si impenna fino a circa 39,5*C e così permane stabilmente. Al settimo giorno inizia terapia iniettabile con ceftriaxone, si allertano le USCA che consigliano ricovero immediato con affidamento al 118 (Foto 1).
Poiché rifiuta il ricovero, avendo saturazione 90~92% e tampone molecolare positivo, gli viene prescritto deltacortene, doxofillina ed ossigeno gassoso a 1-2 litri/m’. All’esame obiettivo del torace presenta segni caratteristici di distelectasie alle basi polmonari. Nonostante la terapia cortisonica la temperatura scende di poco intorno ai 38*C mentre cala bruscamente quando gli si consiglia l’assunzione di cardioaspirina. Finito l’effetto però la temperatura risale a 38*C. Alla luce di questo in nona giornata inizia terapia con EBPM con conseguente sfebbramento per crisi e risoluzione dei sintomi. Nonostante l’apparente guarigione, non convinto, il medico curante consiglia Rx Torace che esegue 10 giorni dopo (Foto 2a).
Pertanto esegue un nuovo ciclo di terapia con claritromicina e EBPM con completa guarigione (Foto 3a, 3b).
Dr Giuseppe Cinquepalmi
Medico di Medicina Generale Capurso (BA)
- foto 1
- foto 2a
- foto 2b
- foto 3b