Tempo di lettura: 2 minuti

Sono molte le scene indimenticabili in cui cibo e cucina, con i loro riti e le loro diversità, con i loro colori e i loro sapori, sono stati protagonisti del grande schermo. Se la tavola è al centro delle nostre relazioni, quale luogo migliore per raccontare dinamiche familiari e sociali, avvenimenti e cambiamenti? Per mostrare la società di ieri e di oggi?

In arrivo -dal 23 gennaio- su MioCinema 12 film che raccontano, ciascuno a suo modo, il potere della buona tavola. Film da guardare e gustare, scelti per ridere o riflettere, per raccontare paesi e tradizioni: che si tratti del cous cous magrebino di Kechiche o di manicaretti della tradizione semplice francese capaci di conquistare un Presidente, di una sorprendente zuppa taiwanese o della haute cuisine che trasforma, al ritmo di soul, una trattoria di basso livello in un ristorante alla moda, della cucina indiana di una cuoca ladruncola o di quella romana di Ettore Scola, di ottimi dorayaki o raffinatissimo cioccolato.

Una rassegna per tutti i gusti e tutti i palati, con il grande privilegio di non causare indigestione!

I titoli della rassegna:

La fattoria dei nostri sogni di John Chester (2018)

Mr. Long di Sabu (II) (2017)

Le ricette della signora Toku di Naomi Kawase (2015)

Quando l’Italia mangiava in bianco e nero di Andrea Gropplero (2015)

Sieranevada di Cristi Puiu (2016)

La cuoca del presidente di Christian Vincent (2012)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.