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MEST, la Cooperativa di Comunità del Quartiere Madonnella di Bari, dà il via al progetto comunitario MadonnelLAB con la sua prima azione: la creazione del Portierato sociale di Quartiere. Il portierato di quartiere è il primo step di un progetto complessivo, chiamato MadonnelLAB, riconosciuto dalla Regione Puglia nell’ambito del programma “PUGLIASOCIALE IN – Coop di Comunità 2018”.


Il progetto MadonnelLAB vede il Quartiere Madonnella come un grande laboratorio aperto a tutti, nel quale nascono e si realizzano processi innovativi, creativi ed economici grazie alla partecipazione della cittadinanza, che condivide esperienze, spazi ed idee. Laboratorio inteso come luogo di creazione, di scambio di economie, di tutela del patrimonio culturale presente nel quartiere e dell’ideazione di processi all’avanguardia, per essere al passo con l’evoluzione culturale e multietnica che viviamo.

MadonnelLAB si divide in tre macroaree:

 Madonnella Social – Attività di tipo partecipativo (Portierato di Quartiere, Nonni civici, Mappa di Comunità)
 Madonnella Calling – Attività tipo evento, call to action, giornate dedicate (Laboratori sulla sicurezza, Street art festival, Palco Diffuso, Sport meeting, flash mob di educazione civica etc)
 HANDMADonnella – Attività legate di promozione dell’artigianato, del commercio e del food locali (Fiera urbana, orto di prossimità, artigianato artistico, gadget identitari.

LINK: https://www.produzionidalbasso.com/project/portierato-di-quartiere-mest-madonnellab/

L’obiettivo della campagna di crowdfunding, lanciata sulla piattaforma di Produzioni dal Basso, è la raccolta di donazioni al fine di ristrutturare il luogo individuato per la creazione del Portierato di quartiere.

Coloro che parteciperanno al crowdfunding, sostenendo il progetto, riceveranno delle cosiddette “ricompense” ossia gadget identitari a marchio MadonnelLAB (tazze, borse, spillette, t-shirt e borracce).

Ma sono anche tante altre le opportunità, come gli incontri emozionali o le performance di artisti pugliesi di spicco, sia musicisti che attori, quali Mirko Signorile, Dario Sképisi, Flavio Albanese, Loredana De Giglio e William Volpicella che si sono prestati a partecipare alla campagna di crowdfunding.

Tra le ricompense, con la Spesa solidale, ci sarà l’opportunità di sostenere l’economia del quartiere attraverso l’acquisto di beni di prima necessità che MEST destinerà a famiglie indigenti del territorio; le letture condivise realizzate dal Portierato di quartiere, e non ultima l’opportunità di diventare socio della Cooperativa di Comunità MEST.

Il Portierato di quartiere prenderà vita in Via Michelangelo Signorile, al civico 6, luogo storico del quartiere, che ospitava, fino a pochi anni fa, una cornetteria, punto d’incontro di dolci “afterhour” notturni. Una strada che racchiude pienamente ciò che Madonnella è: multietnicità, folklore, cultura, umanità variegata e pittoresca, che si apre sul cuore pulsante del quartiere: Largo Carabellese, meglio conosciuto come Piazza Madonnella.

Il portierato di quartiere è un servizio offerto da e a una comunità , basato sulla reciproca fiducia , per rendere più umana la quotidianità. Un modello di rete basato sull’Economia Solidale, dove le realtà sociali che la compongono collaborano tra loro per arrivare a riorganizzare i flussi economici, culturali e valoriali.

La missione è quella di rendere più semplice la vita delle persone, aiutandole a cercare ciò di cui hanno bisogno. Infatti, il portierato di quartiere soddisfa dei bisogni, materiali e sociali. Si tratta di bisogni anche semplici: ricezione di pacchi postali, spesa a domicilio, consegna di medicinali, pagamento di bollette, stampa di documenti, e tanto altro. Una sorta di info-point , centro di raccolta, raccordo e smistamento di informazioni sul quartiere e sulla sua offerta di iniziative e servizi, incluse tutte quelle piccole attività che possono essere svolte anche da volontari, come ad esempio portare a spasso il cane, piccoli lavori domestici o innaffiare le piante, in una banca del tempo informale.

Non solo servizi, ma anche opportunità e punto di incontro tra i cittadini del quartiere che sono alla ricerca di lavoratori freelance qualificati (idraulici, falegnami, imbianchini, baby sitter, architetti, geometri, elettricisti, etc) e questi ultimi. Veri e propri elenchi/cataloghi di liberi professionisti, artigiani e attività utili (attività commerciali, culturali, ludico-ricreative, sportive, etc.) verranno istituiti per dare ampio respiro e conoscenza della grande offerta e del potenziale inespresso all’interno del quartiere. Inoltre, nel Portierato saranno svolti diversi laboratori.

La Cooperativa di Comunità MEST è nata per sostenere il mestiere dell’arte e l’arte del mestiere. Citando il Manifesto :
“Crediamo nel valore della comunità, a partire dalla famiglia di origine fino al contesto territoriale nel quale viviamo, sempre più multietnico. È nella convivenza di più esseri unici che si consolidano legami basati su fiducia, appartenenza e rispetto, soprattutto della diversità. Avvalendosi degli strumenti della condivisione e della collaborazione, MEST garantisce una comunità basata sui principi di solidarietà, lealtà e trasparenza, nella quale l’unicità e la reputazione di ognuno si costruiscono nell’apertura verso l’altro”.

Note:

L‘ideatore del primo portierato di quartiere, Charles Edouard Vincent , nell’aprile del 2015, a Parigi, apriva un piccolo chiosco chiamato “Lulu dans ma rue” (Lulu nella mia strada). Lulu non è una semplice edicola, bensì uno spazio che ha l‘ambizioso obiettivo di ridare umanità alla vita quotidiana offrendo soluzioni ai piccoli problemi di tutti i giorni.Negli anni seguenti l’idea ha contagiato l’Italia, guadagnando spazio nel tessuto sociale di Milano attraverso Portineria 14, a Monza con Sèmchì, Mani-man a Genova ed ancora ad Alessandria, a Bologna, a Torino.

Per informazioni : http://mestbari.com/info@mestbari.com

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.