Tempo di lettura: 10 minuti

Volume 1
Cronache delle Crociate. In questo volume abbiamo riportato tutte le vicende e tutti i personaggi che hanno intrapreso le Crociate in Terra
Santa. Riportando, di quali furono le traversie che patirono i condottieri ed
i pellegrini che accompagnarono le spedizioni.

Volume 2
Il Regno di Gerusalemme. Questo volume descrive come venne stabilito il Regno Cristiano in Terra Santa, formatosi dopo sanguinose battaglie
che hanno visto Goffredo di Buglione primo Re Latino.

Volume 3
I Cristiani perdono Gerusalemme Dopo la morte di Goffredo di Buglione, i capitani cristiani che avevano valorosamente vinto ogni battaglia contro
il Saladino, persero la battaglia della fede. Dimenticarono quale fosse
stato il motivo iniziale che li aveva spinti ad arruolarsi alle Crociate, instaurando a Gerusalemme lo stato sociale del Feudalesimo. Questo portò a
guerre di potere e di supremazia tra gli stessi cristiani. L’avidigia, la dissimulazione, i facili costumi e l’arroganza, li portarono a non essere più meritevoli della Terra Santa.

Volume 4
Guerre Giudaiche. In questo volume abbiamo cercato di mettere a nudo il motivo che spinge l’uomo ad intraprendere delle guerre espansionistiche in nome di Dio. Le religioni in continua battaglia hanno la stessa origine, fondate dalla stessa stirpe familiare, Abramo. Nonostante siano tutte religioni Abramitiche, vi è in corso una guerra da 2000 anni, per chi è il discendente più diretto ad Abramo, di conseguenza chi è più diretto
con Dio. I Musulmani definiscono infedeli i Cristiani, i Cristiani definiscono
pagani i Musulmani. Musulmani e Cristiani perseguitano da millenni
gli Ebrei. Queste sono per loro, le giustificazioni ideali, sentendosi autorizzati a intraprendere incessantemente delle guerre.

Volume 5
Cavalieri e Vita Medioevale
Al fine di rendere più comprendibile le gesta di un Cavaliere, cercando di comprendere le motivazioni che lo hanno indotto a fare delle scelte, si è ritenuto necessario realizzare questo volume, carpendo i punti salienti dello stato sociale del feudalesimo. Le limitazioni ed i vantaggi del suo Status, riportando un’accurata descrizione araldica e nobiliare.
La vita di Cavalleria era definito come la qualità propria di un Cavaliere ed il termine Cavalleria viene anche definito come Classe di Cavalieri, come una Classe od un Corpo. La Nobiltà era definita come la qualità o lo stato di essere di nobile carattere, qualità o grado e come il Corpo delle persone che formano la classe nobile in un paese o Stato.
Il presupposto della nobiltà era la virtù “virtus nobilitat.” La virtù era la definizione di una particolare eccellenza morale.
I Cavalieri dovevano essere quei nobili che avevano difeso i poveri, i malati
e gli indifesi. Nel Medioevo, vi era un grande pathos della vita, la mentalità
comune differiva enormemente dalla mentalità di oggi. Il dovere di onore e
vendetta, nonostante il messaggio cristiano, al quale è stato accoppiata la
vecchia e molto forte convinzione di fedeltà alle Leggi, come una delle principali virtù feudali e cavalleresche. Un crimine era, allo stesso tempo, una minaccia per l’umanità e un assalto alla maestà di Dio.

Volume 6
Le Crociate del Nord
In questo volume abbiamo riportato tutte le vicende e tutti i personaggi che
hanno intrapreso le Crociate del Nord, negli attuali territori “Polonia, Estonia, Lettonia, Lituania, Svezia ecc.” Come le Crociate in Terra Santa anche le Crociate del Nord hanno avuto il medesimo propulsore, espansionistico e di conquista. Il tutto condito con fanatismo religioso che da secoli soggioga i popoli.

Volume 7
Conquista Islamica della Penisola
Iberica. Questo volume descrive, gli ultimi anni dell’Impero Romano d’Occidente le ripetute invasioni da parte di barbari provenienti da nord. La massiccia avanzata dei Visigoti, i quali, si stabilirono in tutta la Spagnia. Dopo la morte di Maometto nel 632, gli arabi, guidati dai quattro Califfi Abu Bakr, Umar, Othmàn e Alì, diedero inizio alla gihad, la guerra santa islamica, che li portò in breve tempo a conquistare diversi territori. Il primo sbarco musulmano nella penisola iberica ebbe luogo nel 710. La dominazione araba sulla penisola Iberica ha un arco temporale che va dal VIII al XV secolo, nel corso del quale, i regni cristiani reagirono all’invasione dei musulmani del 711, riconquistando i territori perduti, fino ad espugnare il Regno di Granada nel 1492, ultimo regno musulmano della Penisola Iberica.

Volume 8
Crociata Iberica
Reconquista
Il termine Reconquista, frutto della visione romantica della storia, è venuto
ad assimilare all’idea di una grande crociata nella penisola iberica, intessuta di episodi eroici, che si concluse con il recupero del territorio spagnolo dal dominio islamico. L’idea di Reconquista presuppone una precedente conquista, nel senso che si sviluppa nel riprendere ciò che era stato da altri conquistato. La Reconquista ebbe fasi alterne e lunghi periodi di stasi, non ebbe il carattere di guerra religiosa che le conferirono negli ultimi anni. Al contrario, tra i Re Cattolici furono frequenti i casi di alleanza occasionale tra musulmani e cristiani, in lotta contro i rispettivi correligionari.

Volume 9
Catari e Templari
In questo volume, oltre a parlare della misteriosa reliquia di Cristo, che i Cavalieri Templari affidarono e fecero custodire ai Catari, cosa che comportò lo sterminio di massa di questo popolo. Abbiamo trattato l’Ordine dei Monaci Cistercensi. Nel quadro di ricerca e analisi di tutto il periodo che ha caratterizzato le varie incursioni religiose “così dette Crociate” nel contestualizzare le cause e il propulsore, ci è sempre mancato un tassello, addebitando a terzi la causa di questi eventi.
Da come si evince da questo studio storico, i Monaci Cistercensi sono stati
una forza espansionistica e riformatrice della Chiesa Romana. Oltre ad
essere un Ordine che si diffuse su vasta scala, evangelizzando i popoli e
sottomettendoli con le Milizie di Cristo da loro ispirate e formate. Ovunque
ci sia stata la presenza dei Monaci Cistercensi vi è stata una Crociata,
ossia, una conversione al cristianesimo con l’uso della forza e della spada.
In molti si è sempre creduto, che l’Ordine Templare fosse stato l’Ordine
più esteso, più potente per eccellenza. Ma non è così, l’Ordine più esteso e
più potente fu l’Ordine dei Monaci Cistercensi, che diede origine alla nascita di molti Ordini monastico/ militari. Questo Ordine è stato il vero regista di tutte le riforme e le opere di espansione territoriale, in territori che loro consideravano pagani, da convertire. Formarono tutte le classi dirigenti dell’Europa dell’epoca: Re, Principi e nobili. Ebbero propri Papi, riformando in varie epoche la politica della Chiesa romana. Stabilirono le basi della Sana Dottrina, evangelizzarono, convertirono, perseguitarono.

Volume 10
Ordini Militari Fondati in Terra Santa Gerusalemme
Un Ordine Militare, Militaris Ordo, è una società religiosa e laica cristiana di cavalieri. Gli ordini militari originari sorsero nel Medioevo in associazione
con le Crociate in Terra Santa. I loro
membri si dedicarono alla protezione
dei pellegrini e alla difesa degli stati
crociati. La maggior parte dei membri
degli ordini militari erano laici che facevano
apparentemente voti religiosi,
come la povertà, la castità e l’obbedienza,
secondo gli ideali monastici. Gli
ordini possedevano case chiamate
Commanderie in tutta Europa e avevano
una struttura gerarchica di comando con
a capo il Gran Maestro. In risposta alle
conquiste islamiche dell’ex impero bizantino,
numerosi ordini militari cristiani
furono istituiti in seguito alla prima
crociata. La fondazione di tali ordini si
adattava al piano delle Chiese cristiane
per incanalare la devozione della nobiltà
europea verso il raggiungimento degli
obiettivi sociali e temporali delle Chiese.
La fondazione dei Cavalieri Templari
e dei Cavalieri di San Giovanni nel
1118 fornì il primo di una serie di forze
militari strettamente organizzate allo
scopo di contrastare le conquiste islamiche
in Terra Santa, così come invasori
islamici e tribù pagane in Europa orientale
che sono stati percepiti come minacce
alla supremazia degli Stati.
Le caratteristiche originarie degli ordini
militari erano la combinazione di stili di
vita religiosa e militare. Alcuni di loro
avevano anche scopi di beneficenza e si
prendevano cura dei malati e dei poveri.
Una caratteristica significativa degli ordini
militari era che i fratelli clericali
potevano essere subordinati a fratelli in
armi. La vita di Cavalleria era definito
come la qualità propria di un Cavaliere
ed il termine Cavalleria viene anche definito
come Classe di Cavalieri, come
una Classe od un Corpo. La Nobiltà era
definita come la qualità o lo stato di essere
di nobile carattere, qualità o grado
e come il Corpo delle persone che formano
la classe nobile in un paese o Stato.
Il presupposto della nobiltà era la virtù
“virtus nobilitat.” La virtù era la definizione
di una particolare eccellenza morale.
I Cavalieri dovevano essere quei
nobili che avevano difeso i poveri, i malati
e gli indifesi. Nel Medioevo, vi era
un grande pathos della vita, la mentalità
comune differiva enormemente dalla
mentalità di oggi. Il dovere di onore e
vendetta, nonostante il messaggio cristiano,
al quale è stato accoppiata la
vecchia e molto forte convinzione di
fedeltà alle Leggi, come una delle principali
virtù feudali e cavalleresche. Un
crimine era, allo stesso tempo, una minaccia
per l’umanità e un assalto alla
maestà di Dio.
8
Volume 11
Militaris Ordo
Fondati in Europa su ispirazione
degli Ordini Gerosolimitani
A partire dal 1120 e fino almeno al
1312, proprio nei secoli dell’apogeo
dell’influenza cattolica sul mondo occidentale,
la difesa della religione cristiana,
venne affidata agli Ordini religiosomilitari
e a confraternite militari: dall’Ordine
del Tempio a quello dell’Ospedale,
dai Cavalieri di Malta ai Cavalieri
Teutonici, dai drappelli che nella penisola
iberica alzavano le insegne di Calatrava,
Alcàntara e Santiago ai frati della
cavalleria di Evora, in Portogallo.
Peraltro, una particolare specializzazione
nella vita monastica e i precisi esercizi
che scandivano le loro ore quotidiane,
li rendevano una sorta di truppa
sceltissima, motivata al punto da compiere
con facilità atti di sublime eroismo
e trattenersi quasi sempre dall’inevitabile
ferocia che il combattimento
porta nel cuore di ogni guerriero.
Da un lato, questi Cavalieri vivevano
come monaci, alcuni Ordini seguivano
la regola dei benedettini, soprattutto della
riforma cistercense, o degli agostiniani.
Dall’altro occupavano la giornata in
costanti esercizi d’arme, di disciplina e
di schieramento.
L’Ordine di San Giovanni detto di Malta,
seguiva una propria Regola, poiché,
non è mai stato un Ordine alle dipendenze
dello Stato Pontificio, non chiese
e non ottenne mai conferme papali.
Questo Ordine ottenne soltanto l’esenzione
fiscale, che veniva concessa a tutti
gli Ordini che combattevano in nome
del cristianesimo in Terra Santa. Le esenzioni
fiscali venivano concesse dai
regnanti, dove i Giovanniti erano presenti,
nei loro territori. Prima della riforma
protestante, tutti i re o principi si
ponevano sotto il cappello dello stato
pontificio, nessuno osava contrastare la
chiesa romana, di quei tempi una scomunica
era un fardello molto pesante da
portare.
Le poche obiezioni teologiche presenti
anche a quei tempi verso questi Ordini,
riguardavano solo l’istituzionalizzazione
della compatibilità tra vita religiosa
regolare ed esercizio delle armi, avendo
la Chiesa da sempre accettato che un
militare singolarmente considerato potesse
anche consacrarsi a Dio.
In particolare, tali obiezioni non erano
in alcun modo riconducibili a quel filone
ereticale che, dai marcioniti fino agli
attuali catto-pacifisti, passando per Lutero,
nel 1520 Papa Leone X condannerà
la tesi per cui Combattere contro i
Turchi è opporsi a Dio, considera l’uso
delle armi come inconciliabile con la
vita cristiana.
9
Volume 12
Guerre in Terra Santa
Cronache delle Crociate
La scacchiera che abbiamo utilizzato
come immagine nella copertina, sta ad
indicare “il bene ed il male” in egual
modo tutte le successive Crociate indette
dalla Chiesa Romana per riconquistare
Gerusalemme, furono alternate
da periodi di despotismo della
Chiesa Romana e guerre feudali in Oriente
tra i principi cristiani.
Tutti persero i lumi, dimenticarono la
missione che li aveva spinti in Terra
Santa, anche se oramai sarà noto a tutti
che i reali motivi delle guerre contro
l’Islam dell’epoca erano giustificate
dal solo carattere religioso, furono
semplici conquiste territoriali.
I pellegrini cristiani recatisi in Terra
Santa, ieri come oggi, fuggivano dalla
fame di una Europa disperata, alla ricerca
della terra promessa al fine di
migliorare il loro stato d’indigenza, i
più fortunati tra loro finirono in catene.
Ebbero più compassione i Principi
musulmani dei Cristiani che i Principi
Cristiani in guerra tra di loro. Dopo la
perdita di Gerusalemme, la capitale
dei domini cristiani in Terra Santa era
San Giovanni d’Acri. Re Riccardo
Cuor di Leone si reca in Terra Santa.
10
Volume 13
Scomuniche e Anatemi
della Chiesa Romana
L’Imperatore Federico II
del Sacro Romano Impero
Cronache delle Crociate
Nel periodo che le crociate affliggevano
sia l’oriente che l’occidente, la
Chiesa Romana entrava in conflitto
con l’Imperatore del Sacro Romano
Impero per mere conquiste territoriali,
così facendo, proponeva guerre esercitando
il proprio potere temporale, fomentando
gli altri monarchi d’Europa
alla guerra esercitando il potere spirituale
In quell’epoca, il Papa inviperito più
che mai, scagliava scomuniche senza
posa all’Imperatore Federico II arrivando
a predicare una crociata contro
l’Imperatore "sostenendo che era più
meritorio combattere contro un principe
ribelle alla Chiesa che liberare
Gerusalemme."
In questo volume vediamo l’Imperatore
Federico II costantemente impegnato
nel difendere i suoi confini dell’impero,
dal despotismo della Chiesa
Romana, che dove non arrivava con la
forza delle sue armate, vi giungeva
con la forza dell’intrigo e della manipolazione
11
Volume 14
Le Milizie Cristiane vengono
scacciate dalla Terra Santa
Cronache delle Crociate
Questo volume comprende tutte le
ultime guerre tra cristiani e musulmani
che si contenderono con il
sangue la Terra Santa fino alla perdita
di san Giovanni d’Acri, ultima
roccaforte e baluardo del cristianesimo
in Oriente
La vendetta dei musulmani si esercitò
perfino sulle pietre, fu sconvolta
anche la terra dove avevano vissuto i
cristiani, le loro case, i loro templi, i
monumenti della loro industria e
quelli della loro pietà, tutto fu condannato
a perire con loro mediante il
ferro o l’incendio.
Così la potenza cristiana in oriente
giun-se al suo termine, questa potenza
era stata portata sulle coste
dell’Asia come da una tempesta.
Simile a quelle piante esotiche che si
sviluppano a stento lontano dal
luogo di origine, non aveva potuto
avere uno sviluppo naturale in un
clima e sotto un cielo forestiero.
Gli Stati cristiani d’oriente contavano
più di ottanta città e un gran
numero di castelli o fortezze, ma la
maggior parte di questi castelli e
città ricevevano i loro difensori ed i
loro abitanti dall’Italia, dalla Germania,
dall’Inghilterra e dalla Francia.
Così che i veri appoggi del
Regno di Gerusalemme si trovavano
solo in occidente.
La decadenza o la prosperità del
regno di Gerusalemme non proveniva
soltanto dalle sue leggi, dalla
sua estensione, dal numero delle sue
città, ma la sua salvez-za dipendeva
anche dalla premura che altri popoli
ponevano a soccorrerlo.
Fin tanto che gli Stati cristiani
d’oriente avevano attirato l’attenzione
dell’Europa, si mantennero
dignitosamente ma caddero quando
l’Europa ne distolse lo sguardo. La
loro gloria era stata opera dell’entusiasmo
religioso o piuttosto del patriottismo
cristiano che in quei luoghi
li aveva fondati, una delle loro
più grandi calamità fu l’indifferenza.
12

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.