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Alcune canzoni che sono diventate, nella nostra cultura occidentale, patrimonio dell’umanità, hanno una storia davvero interessante. Conoscerne la storia, aiuta a valorizzare e ad amare ancor di più il brano in questione.

Una celebre musica che appartiene alla storia della musica popolare ed in particolare della Scozia, è un valzer antichissimo che fu scritto per le occasioni di congedi, e suonato per festeggiare pensionamenti, cambiamenti, addii e, più recentemente la fine del servizio militare.

Il titolo di questo valzer è “Auld Lang Syne” ed è una canzone tradizionale scozzese che dall’antico gaelico si traduce in inglese in “the good old days” o in italiano in “i bei tempi andati”.

In italiano lo conosciamo tutti con il titolo “Il Valzer delle candele” che viene suonato prevalentemente durante il periodo natalizio ed in particolare durante la notte di Capodanno.

Le parole di questa canzone sono state scritte per ricordare con gratitudine i vecchi amici ed il tempo lieto passato insieme a loro.

Anche qui c’è una bella sorpresa. Questo brano “scozzese” è molto più vicino a noi di quel che sembra.

Infatti la musica originale fu scritta da Davide Riccio politico, compositore e liutaio di Casa Savoia che nel 1561 si recò alla corte di Scozia come segretario privato della Regina Maria Stuarda. Proprio in Scozia, nel Castello di Stirling, Davide Riccio compose per la regina Maria stuarda questo brano.

Sin dalla sua composizione nel 1561 questa canzone viene sempre suonata durante il capodanno scozzese che nella loro lingua si chiama “Hogmanay”.

Gli emigranti scozzesi la portarono in Gran Bretagna poi negli stati Uniti e da lì si diffuse poi in tutto il mondo. Il direttore d’orchestra Guy Lombardo, per più di 30 anni a partire dal 1929, la eseguì e in radio e in TV alla mezzanotte di capodanno.

Questa antica musica fa ancor oggi parte del repertorio classico delle cornamuse scozzesi.

Andando a cercare nel passato troviamo sempre un po’ di tradizioni del nostro Nord anche dove non ce le aspettiamo.

Le tradizioni e culture popolari, in fondo, quando sono belle possono diventare universali.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.