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Il Covid, una pandemia globale che ha terremotato tutte le certezze del mondo, si è aggiunto a innumerevoli piccoli Covid esistenti in Italia da decenni.

Prima del Covid le aziende agrituristiche pugliesi erano già in sofferenza per una serie di fattori destabilizzanti, ovvero: burocrazia, Xylella, bandi comunitari bloccati da 4 anni, difficoltà a reperire figure professionali adeguate, sia in agricoltura che nel turismo, concorrenza incontrollata sui prezzi, concorrenza tremenda della criminalità, prezzi di vendita dei prodotti vicino allo zero, lavoro nero, mancanza di collegamenti adeguati e infrastrutture insufficienti.

Come ben si può vedere il Covid è stato la pietra tombale definitiva, la goccia che ha fatto traboccare il vaso in un contesto, purtroppo, già devastato e devastante.

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Come se ne potrà venire fuori?

Naturalmente, in relazione alla pandemia da Covid, grazie al sacrificio del sistema sanitario e alla disciplina della collettività, la situazione è sotto controllo, fatta eccezione per la Lombardia, focolaio permanente. E si spera in un vaccino quanto mai prossimo per debellarlo completamente.

Per tutte le altre problematiche, invece, non esistono vaccini in quanto dipendenti dalla politica, dalla burocrazia opprimente che non viene mai scalfita e anzi, si irrobustisce sempre più in modo inattaccabile.

Occorre una svolta epocale, e lo diciamo da anni, e cioè:

  • La regione Puglia non deve più rimandare l’erogazione dei finanziamenti necessari per debellare la Xylella e deve permettere la riconversione delle colture; deve sbloccare senza ulteriori indugi tutti i bandi collegati alle risorse comunitarie, e consentire gli investimenti progettati e previsti da anni;
  • In agricoltura va potenziata l’attività del riciclo e del recupero energetico, come attività collaterali, con semplificazione delle procedure;
  • Nel turismo servono figure qualificate, ma purtroppo molto spesso i candidati non hanno le competenze richieste né la volontà di apprendere e si candidano con il solo obiettivo di percepire un compenso senza alcun interesse verso la propria crescita professionale e il lavoro svolto;
  • Bisogna migliorare l’associazionismo, come sta avvenendo con la Coldiretti, per tutelare la produzione locale e stimolare la vendita diretta;
  • E’ necessario implementare l’offerta di voli da Brindisi e Bari, per permettere l’arrivo di turisti stranieri, oltre che migliorare i collegamenti dei treni nazionali e locali;
  • La Regione deve proseguire nella destagionalizzazione e promozione della Puglia, per migliorare i già buoni risultati raggiunti;
  • Agevolare la meccanizzazione agricola, con ausilio di figure professionali e sistemi generali di computerizzazione;
  • Bloccare la criminalità dilagante infiltrata in una moltitudine di attività non solo agricole e turistiche e che determina una concorrenza schiacciante grazie a enormi capitali derivanti da attività illecite;
  • Approvare progetti che consentono il riutilizzo degli scarti agricoli, per creare reddito aggiuntivo, e limitare le spese energetiche e le tassazioni sui rifiuti.

Solo dando la possibilità, a chi ha voglia e passione, di poter investire in queste attività, si potrà raggiungere uno sviluppo eco sostenibile e un miglioramento della qualità della vita.

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Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.