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Diodato è il vincitore del 70/o Festival di Sanremo. Alla terza volta all’Ariston, la seconda tra i Big, il cantautore trionfa con l’intenso brano Fai rumore, un atto di ribellione che fotografa l’amore nel senso più ampio possibile e allo stesso tempo un invito ad abbattere i muri dell’incomunicabilità. Alle sue spalle Francesco Gabbani con Viceversa, al terzo la sorpresa Pinguini Tattici Nucleari con Ringo Starr. A Diodato vanno anche il Premio della Critica intitolato a Mia Martini e quello della Sala Stampa Lucio Dalla, per la sezione Campioni.
Il verdetto suggella un festival che consacra Amadeus e Fiorello, il bravo presentatore e l’infallibile scaldapubblico, il gaffeur inconsapevole e il badante 2.0, il solito ignoto e il re del karaoke come coppia da show: il gioco di sponda è riuscito, la complicità ha spazzato via le polemiche della vigilia, ‘Ciurì ha contagiato ‘Amà, come dimostrano lo sketch iniziale, con Amadeus travestito da De Filippi per onorare la scommessa degli ascolti. «I vertici Rai ci hanno proposto di fare il Sanremo bis: la risposta la daremo alla fine di questa puntata, la settimana prossima», annuncia Fiore, tra il serio e faceto, all’inizio della serata che incoronerà il vincitore, ironizzando sulla durata extralarge del festival.
L’apertura è sulle note dell’inno nazionale, perfetto per suggellare un festival che ha unito ancora una volta l’Italia, mantenendosi sempre sopra il 50% di share, risultati che non si vedevano da vent’anni. Fiorello riparte subito dal caso Bugo-Morgan: «Ieri sera là dietro era peggio di Paura e delirio a Las Vegas, c’era Rita Pavone che giocava a burraco con Dua Lipa, Piero Pelù che struccava Achille Lauro… «. Poi si avvicina a Josè, il figlio di Amadeus in prima fila: «Quando è iniziato il festival aveva otto anni, oggi ne ha undici». E ai vertici Rai: «Non si può fare così, un festival che dura 600 ore, Sanremo ha fagocitato tutto. Zingaretti, Salvini, dove siete? Dove state Sardine, Cinque Stelle? Ho visto Floris che parlava di pensioni con Elettra Lamborghini».
Entra Amadeus in versione De Filippi, con tanto di imitazione di ‘queen Mary’: i due amici ballano e cantano Un mondo d’amore di Gianni Morandi. E mentre «da capo al mondo» arrivano via Twitter i complimenti di Jovanotti, gli ex ragazzi di via Massena, cresciuti a pane e Radio Deejay, salutano il loro mentore Claudio Cecchetto.
Per un Ama che diventa performer, un Tiziano Ferro che si rivela monologhista: «La felicità non è un privilegio, è un diritto. A 40 anni – sottolinea a due settimane dal compleanno – penso proprio non ci sia bisogno di raccontare da che parte sto. La mia storia si scrive da sé. Maniacalmente innamorato delle persone, tutte. Estremista da sempre dalla parte dei deboli. Dio non commette errori. E non credo abbia iniziato il 21 febbraio 1980. Non sono sbagliato. Nessuno lo è. Non accetto speculazioni sul tema. Non provateci nemmeno. Ho 40 anni ormai», scandisce visibilmente emozionato. «Parole da gigante di Tiziano Ferro. Chapeau!», twitta il segretario del Pd Nicola Zingaretti.
Nel festival del ‘bacismò, al termine della sua Me ne frego Achille Lauro stampa velocemente le labbra su quelle del fidato Boss Doms: il travestimento – altro tormentone di Sanremo 2020 – di questa sera è Elisabetta I Tudor, viso incorniciato da centinaia di perle, parrucca, gorgiera e crinolina. Fiorello accorre per il selfie di rito: «Lui è talmente avanti che è già lunedì».
Piero Pelù trasforma l’Ariston in un tempio del rock trascinando il pubblico con Gigante: la sorpresa è lo ‘scippò della borsetta a un’elegantissima signora. Sembra divertirsi questa sera nella sua esibizione su No grazie anche il rapper della discordia Junior Cally. A tutto ritmo i Pinguini Tattici Nucleari con Ringo Starr. Francesco Gabbani dedica la sua Viceversa «a tutte le persone deboli». Incidente sexu sfiorato per Elettra Lamborghini: mentre balla sulla sua Musica (e il resto scompare), coinvolgendo anche il direttore d’orchestra, si agita e la scollatura lascia intravedere il seno.
Amadeus consegna le chiavi dell’Ariston a Mara Venier: la conduttrice di Domenica in scende la scala togliendosi i tacchi, imitata poi da Tosca che emoziona ancora con Ho amato tutto. Tornano sul palco Diletta Leotta vestita da Palma d’oro, Sabrina Salerno e Francesca Sofia Novello. Superospite Biagio Antonacci con un medley dei suoi successi.
L’abbraccio finale tra Ama e Fiore dopo un improbabile lento chiude la serata: «Questo festival non sarebbe stato così se non avessi avuto accanto a me tutti i giorni il mio amico da 35 anni, Rosario Fiorello», sottolinea Amadeus. «E’ stato bello, bello bello», chiosa Fiore, e la standing ovation è tutta per lui.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.