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Prestigio, Arte ed Eleganza,  "Brand Identity" del Maestro Vito Gurrado vengono consacrati a Bari con  l’allestimento delle prime due aree museali.

Dopo cospicui riconoscimenti di rilevanza nazionale ed internazionale in ambito non solo artistico ma anche sociale, si corona così un sogno, un’idea, un progetto ambiziosissimo: il "Vito Gurrado Museum".

Maestro a differenza dei consueti musei di arte moderna e contemporanea che godono di una sola sede fisica il suo museo sarà diffuso,  una tipologia quindi più vicina ai tempi d’oggi, per certi versi più funzionale. Parrebbe anche una scelta di marketing strategico, è così?

Si, anche. Viviamo in un’epoca dove le vie di mezzo non portano quasi mai a nulla per tanto se vuoi essere nei fatti un Grande devi comportarti come tale e questo (di necessità virtù) anche quando non ne hai la possibilità.

Da  molti anni osservo con spirito ipercritico le dinamiche che costellano il mondo dell’arte e questo non solo nelle vesti di colui che la produce ma anche promuove a beneficio della collettività.  

Sono artista di vocazione, è vero, ma il percorso didattico impartitomi dalla famiglia mi porta a restare sempre  con i piedi per terra e calcolare (per quanto possibile) l’incalcolabile imprevedibilità dell’esistenza ed essenza umana prima ancora di azzardare anche e solo mezzo passo.

Un’incessante impegno mentale che però, alla lunga, premia.

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Maestro, nel suo planning, data l’importanza delle opere (sculture, dipinti e gioielli d’autore) vengono prescelte quali sedi espositive, Istituti Bancari, Hotel extra lusso, Castelli, Fondazioni, Istituti di Ricerca od altre autorevoli e opportune sedi. Attualmente dove la troviamo?

La prima sede del VITO GURRADO MUSEUM nasce all’interno dell’Istituto Bancario Fideuram di Bari laddove mi sono stati dedicati (e di questo ne sono sommamente grato) ben due piani.

La seconda, recentemente allestita, spicca in tutti i sensi nel prestigioso "Grande Albergo Delle Nazioni" di Bari nonché unica eccellenza ricettiva a 5 stelle del capoluogo pugliese.

Ancora una volta parliamo di un progetto internazionale e itinerante nonché risultato di grande dedizione, studio, ricerca, caparbietà e non pochi sacrifici. 

Un progetto che parte da Bari, perché?

Parte da Bari perché così onoro la mia amata città, perché così dimostro che quando si crede fermamente in qualcosa la si ottiene nonostante qualsivoglia avversità, perché qui più che altrove desidero lasciare un segno indelebile del mio passaggio, perché sebbene risaputo quanto arida sia questa terra nei confronti dell’arte …  sono nato per le missioni impossibili.

Maestro, in qualità di Referente Regionale A.N.A.S. (ente nazionale di promozione sociale), so che lei tiene molto a sottolineare che tra le finalità preposte vi sono anche la promozione e valorizzazione culturale e turistico di tutte le realtà aderenti al progetto nonché una sinergica azione che vedrà coinvolte importanti associazioni ed Istituti di Cultura e Ricerca Scientifica. C’è qualcosa che non abbiamo ancora detto?

In realtà più cose ma andiamo per gradi.

Parliamo di momenti dedicati alla  vera accessibilità e alla libera fruizione dell’arte.  Parliamo di una mostra tattile in favore dei non vedenti e  di una invece interattiva, descritta e tradotta nella lingua dei segni dedicata ai sordo muti. Parliamo di seminari condotti da un’esperta psicoterapeuta per meglio conoscere se stessi attraverso la mia arte.

Propongo questo e molto altro nel mio museo e qualora le Istituzioni (o eventuali e graditi imprenditori privati) desiderassero appoggiarmi in questo progetto ne sarò più che felice poiché per me arte è sinonimo di vita e dove c’è vita non possono che esserci solo cose buone e giuste. Tutto ciò è all’insegna del bello, del vero, della bontà e dell’unicità più assoluta. Un progetto armonioso e molto ben curato, probabilmente il primo nel suo genere di cui noi ci onoriamo di darne notizia massiva a mezzo stampa.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.