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"provincia"Fatti di un’ordinaria provincia scritto da Vincenzo Mascellaro ed edito da Astro Edizioni, Roma, è il primo di una seria di polizieschi che l’autore, manager e consulente d’impresa, sta ideando.

A questa storia seguiranno prossimamente altri tre volumi.
In questo primo romanzo si esplora un delitto ambientato in una cittadina pugliese, configurabile con Andria, paese del quale Mascellaro è originario.
Il tutore dell’ordine, Commissario Martinelli, detto Mr Rayban è un tipo di personaggio facilmente identificabile per abitudini e provenienza.
D’origine proletaria, non valuta il superfluo o l’esteriorità delle cose, basando le sue indagini su fatti concreti.
Egli è coadiuvato dal vice Losacco, più giovane di 15 anni (Martinelli ne ha circa 55) figlio di un Principe del Foro.
" I due erano lontani per cultura, educazione, origini, ma proprio per questo legavano".
In questo contesto di primi personaggi si sviluppano trame esterne e caratteri secondari, nell’ambito di una indagine su malaffari  perseguiti in ambienti ristretti, appunto la provincia del sud Italia.
Nel primo episodio della serie sono le banche a fare da sfondo perché Cesare Fontini, la vittima, è appunto l’erede del fondatore di un istituto di credito cooperativo.
A fare da contorno alla dinastia Fontini una serie di fatti che svelano la "criticità del sistema bancario" in generale.
Più concretamente le banche adottano, come si legge, pratiche commerciali aggressive  maneggiando fondi di origine sospetta all’interno di una cultura omertosa propria delle piccole città.
Si tratta allora di un’indagine classica, ma sviluppata su modelli che reggono alla stretta attualità e la ridefiniscono, accompagnandosi alla descrizione dei comportamenti umani che generano, se sbagliati, effetti disastrosi sugli affari e le relazioni.
La banca presa in esame ha familiarità con il mondo agricolo in quanto i suoi clienti traggono profitti commerciali da tale ambito.
Nella descrizione del personaggio femminile della vedova Fontini ci si adegua a una figura che rappresenta l’ascesa sociale di una donna di umili origini, convertita all’alta società tramite l’esteriorità di borse Chanel e tailleur Armani.
Ma trattasi di una appartenenza obliqua, ovvero questo carattere della storia è simile ad altri assurti   alle pagine della cronaca nera nazionale perché nasconde dei segreti dei quali è custode compiacente.
Si parla di quindi   maneggi a livello affaristico che tendono ad affondare con modalità illecite i clienti delle banche in esame .
Questo è attribuibile però anche a diversi istituti di credito di ogni parte d’Italia, tanto che le cronache degli ultimi 10 anni hanno registrato moltissima pubblicistica  a tale proposito.
L’opera di Mascellaro è lontana dall’attualità più identificabile e dalla politica, anche se si parla del Commissario come del "contrario dei finti intellettuali di sinistra".
In pratica quest’uomo senza sovrastrutture il cui disordine materiale è un tratto evidenziato con precisione, ha una costruzione  mentale ben definita e portata ad esempio ad analisi che tratteggiano indagini ordinate, eliminando gli indizi superflui e i depistaggi.
E’ certo che Martinelli costituisce un ossimoro vivente mentre il volume contiene accenni al giornalismo dei quotidiani, "l’articolista di cronaca nera è spesso un collaboratore esterno al giornale, "etc
La nobiltà è rappresentata dalla figura di un Marchese mentre di stralcio l’onorabilità dei personaggi è trattata con logiche familiari di facciata.
Sistemazioni  economiche dentro famiglie abbienti intrise di perbenismo, come la vedova Fontini, sono in bilico costante tanto da  poter generare equivoci anche fatali.
Coesistono nella trama le differenze sociali laddove però tali diversità, anche nel caso della domestica madre di figli illegittimi dell’uomo ricco, si collegano appunto attraverso il sesso alle grandi dinastie imprenditoriali.
Il romanzo di Mascellaro si può considerate riuscito laddove con il pretesto di un’indagine giudiziaria si costruisce una analisi critica del costume .
Da un lato si rappresenta la decadenza della società contemporanea e dall’altro versante la sopravvivenza di affari che si reggono sul contatto  interpersonale, su compromessi e favori ricambiati e da ricambiare.
Come difetti, la narrazione soffre di schematismi, di tecnicismi e di qualche caduta di stile relativa alle abitudini del Commissario, del quale viene descritta ed enfatizzata la propensione alla scarsa igiene.Mentre il finale è troppo affrettato con   risvolti un po’ complicati e soluzioni immediate.
Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.