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Vilnius, città d’arte, incredibilmente pulita, super ordinata, ultra sicura, immersa nel verde e particolarmente economica, è la meta ideale per una fuga romantica, ma anche per una vacanza con la famiglia.

Cosa vedere. La capitale della Lituana è chiamata con molti nomi. Soprattutto è detta la Gerusalemme della Lituania. Sicuramente per le sue innumerevoli chiese cattoliche e ortodosse che testimoniano la grande religiosità del popolo lituano. Fra queste la più suntuosa è proprio la Cattedrale di San Stanislao e Vladislao, la cui cilindrica torre campanaria e distante alcune decine di metri dal resto della chiesa. All’estero è in rigoroso stile neoclassico e all’interno è un trionfo di barocco. Come nella cappella dedicataa San Casimiro, principe polacco, patrono di Polonia e Lituania. Noto anche come San Casimiro di Cracovia, dalla sua città natale.Il santo infatti, nacque a Cracovia, in Polonia, il 3 ottobre 1458 e morì a Hrodna, oggi in Bielorussia, ad appena ventisei anni, il 4 marzo 1484, martire per difendere la sua fede. In suo onore si organizzano importanti festeggiamenti durante il primo fine settimana di marzo. Assolutamente da non perdere questo appuntamento che si rinnova ogni anno. Sfilate in costume, canti e balli tradizionali, ma soprattutto la sua famosissima fiera (Kaziukas) costituita da ben 1400 bancarelle che invadono le vie della città vecchia. E’ un’occasione unica per acquistare i prodotti degli artigiani lituani, realizzati durante le lunghe serate invernali, tra cui: sculture, utensili per la casa, giochi, strumenti musicali intagliati, vasi, ciotole, brocche, tazze, articoli in vimini, pizzi, ricami e tessuti in lino e gioielli di ambra.

Vilnius è definita anche l’Atene del Nord per il numero incredibile di dimore patrizie, teatri, palazzi del potere e sedi delle varie facoltà universitarie, dove gli stili architettonici s’intrecciano fra loro in un campionario di forme auliche e armoniche, dal gotico, al barocco, al rococò, al neoclassico e al liberty, e in una rutilante tavolozza di colori. Proprio per questo il suo centro storico, il più antico dell’Europa dell’Est, dal 1994 è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

La città, che conta quasi 600 mila abitanti, è dominata dalla Collina di Gediminas, dove svetta la Torre dell’omonimo Castello, dedicato al Granduca Gediminas, fondatore di Vilnius. Dalla sua sommità si ammira un magnifico panorama su tutta la città. All’interno del castello è stato allestito nel 1960 un museo dedicato alla storia di Vilnius. Per raggiungere la Collina di Gediminas si può fare una bellissima passeggiata e piedi oppure prendere la funicolare.

Dopo il Festival del 2015, Vilnius ha dato sempre più spazio alla street art. Le opere di giovani artisti locali e internazionali si ammirano nel quartiere Užupis, che significa "Dall’altro lato del fiume" perché si estende al di la del fiume Vilnia, superato dal “Ponte degli innamorati” pieno di lucchetti e dal “Ponte rosso”, dove vi è una istallazione costituita da fili rossi di plastica. Un labirinto infuocato. Stupefacente.

Dove mangiare. Un viaggio a ritroso nel tempo si compie anche nei numerosi ristoranti della città che propongono le specialità più autentiche della saporita cucina lituana. Uno dei piatti più singolari e saporiti è la zuppa di funghi porcini, servita in un insolito contenitore di pane integrale di segale che assomiglia proprio a un fungo porcino gigante. Squisite sono le salcicce caserecce di coscia di maiale, con contorno di patate al forno, cauti stufati e salsa di mele, cotte nella birra, e i cepelinai, grossi gnocchi di patate ripieni di carne di maiale tritata, serviti con panna acida e pancetta. Traduzione lituana di Zeppelin, i famosi dirigibili inventati da Grav von Zeppelin negli anni Venti, di cui ricordano la forma. Sono le specialità più richieste del ristorante LeičiaiAliné (Stiklių g. 4, tel. +37052609087, www.bambalyne.lt), dove si bevono birre e vodke artigianali. Frequentato soprattutto da giovani, professori, artisti e studenti, il ristorante Kitchen (Didžioji g. 11, tel. +37068880558, www.inthekitchen.it) propone dell’ottima anatra al forno con salsa di mirtilli.

Come antipasto è consigliabile il kepta duona, pane scuro di segale fritto in olio, condito con aglio e sale, servito con salsa al formaggio.

Dove dormire. Si dorme con ineguagliabili confort, sotto soffici piumoni, al Mabre Residence (Maironio g. 13, tel. +37052122087, www.mabre.it), , dalla superba facciata neoclassica, antico ex convento. Abbondante e golosissima è la prima colazione con menù alla carta. Il suo ristorante Hazienda è un’ottima steak house, dove si gustano piatti di carne provenienti da allevamenti biologici.

Sembra di entrare in una galleria d’arte contemporanea appena si è nella hall dell’Artagonist Art Hotel (Pilies G. 34, tel. +37052430000, www.artagonist-art.all-hotels-in-vilnius.com/en/). Centralissimo, le sue camere sono arredate con opere d’arte di artisti lituani emergenti.

Mentre all’Hotel Pacai (Didžioji 7, tel. +37052770000, www.hotelpacai.com) si dorme con la storia. Ricavato in un antico palazzo, fa parte della prestigiosa catena alberghiera internazionale “Design Hotels” ed è uno degli alberghi più lussuosi della città. Ristrutturato in modo filologico, ne sono stati conservati gli affreschi e le strutture d’epoca. Le camere, molto spaziose, rilucenti di marmi, sono impreziosite da eleganti arredi di design.

Da sapere. In circa tre ore di volo con la WizzAir (www.wizzair.com) o con un’altra compagnia aerea low cost si arriva a Vilnius, che sta diventando la meta preferita anche di molti turisti italiani, le cui presenze aumentano a un ritmo medio di crescita del 10% l’anno. L’aeroporto, costruito nel 1944 in stile classico socialista, dista solo 6 km dal centro.

Profondo conoscitore della città e della Lituania è Pawel Jeglinski della Lithuanian Tours (Šeimyniškių str. 18, tel. +37052724163, www.lithuaniantours.it), che parla un ottimo italiano. La Lithuanian Tours fornisce servizi anche per la visita dei tutti i Paesi Baltici.

Informazioni: www.vilnius-tourism.lt/en/.

Foto Massimo Bisceglie

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.