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"eleonora-giorgi-lifting"Il lifting di Eleonora Giorgi: da evento privato è diventato pubblico.

La popolare attrice finora si era detta restia a interventi del genere, preferendo mostrarsi "al naturale" con le rughe dell’età e di espressione.
Più recentemente però aveva manifestato dei dubbi e finalmente ha capitolato. Dunque ha condiviso le foto del risultato sui social.
Il pubblico dei fans si è diviso, ma le critiche delle persone comuni  hanno colpito maggiormente i mezzi d’informazione che hanno fatto del caso specifico una sorta di  test, o referendum,  per operazioni del genere.
Nel caso dell’attrice, ella si sentiva probabilmente una mosca bianca nell’ambiente dello spettacolo.
Il dubbio di non essere più scritturata per il suo aspetto "vissuto" al cinema o in fiction tv, ma piuttosto in discutibili reality, forse ha forzato la sua volontà di cambiare.
Del resto, attrici e cantanti hanno comunque la scusa, o la giustificazione, di dover ricorrere a lifting e botulini per continuare la loro carriera che a un certo punto attraversa punti fermi,  ostacoli o "stop" apparentemente insormontabili.
A livello di opinione pubblica può esserci un effetto boomerang: quello di chi non si riconosce più in personaggi "elaborati" e che quindi più che suscitare l’empatia di prima allontanano perché algidi, artefatti o in quanto rifiutano il passare degli anni e il declino.
Qual  è dunque la reazione più naturale per noi spettatori? Il rischio è quello di vedere diventare questo tipo di operazioni di restyling la norma e non l’eccezione, insomma una sorta di imposizione culturale che diventa legge non  scritta per le donne  che raggiungono la maturità, quelle famose. Ma il trend nel frattempo  si sta spostando pericolosamente verso la gente comune per la quale la chirurgia plastica è diventata un must deciso dall’alto.
Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.