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"modalitaaereo"Di Modalità Aereo, diretto da Fausto Brizzi, film del quale è stata organizzata un’anteprima ad inviti l’11 febbraio presso il cinema Galleria di Bari ma che uscirà ufficialmente il 21 dello stesso mese, stupisce in particolare un dato.

Ambientato in periodo natalizio, ha quella leggerezza e inconsistenza  che lo avrebbe visto più adatto come  "nuova proposta" a dicembre, assieme a qualche Cinepanettone.

Il gioco degli equivoci, gli sketch e le battute che sovraccaricano la sceneggiatura (dello stesso Fausto Brizzi, con Paolo Ruffini, l’attore protagonista e Herbert Simone Paragnani) sono quelli tipici di prodotti commerciali da consumare entro l’Epifania.

Da subito la storia di Diego Gardini (Ruffini) imprenditore molto ricco, giovane (sui 40) infelicemente sposato (ma la moglie non si vede mai) al quale viene sottratto lo smartphone dimenticato nei bagni dell’aeroporto di Fiumicino mentre è in partenza per l’Australia, è avvertita come debole tanto che nella prima parte si respira finanche un’aria trash nella scena che mostra Lillo mentre canta e balla Boys di Sabrina Salerno assieme alla stessa cantante.

E non per la canzone, che fu un successo anche nel Regno Unito (tra l’altro la partecipazione della Salerno è gradevole) ma per la pochezza di idee nuove.
La stessa situazione di trash la si avverte   quando Lillo, Dino Abbrescia (altro bravo coprotagonista) e Paolo Ruffini intonano inopinatamente  a cappella Amico è (inno dell’amicizia) di Dario Baldan Bembo e infine durante la serenata sotto il balcone (in pieno giorno) di Lillo alla consorte Maria (la brava Caterina Guzzanti) tramite In Ginocchio da Te di Gianni Morandi.

Non si tratta di un musicarello, ma piuttosto di un’opera che strizza l’occhio al passato per catapultarsi nell’algido presente, principalmente però tramite l’uso degli smartphone e di social media come Twitter.

Infatti la figura di Diego, imprenditore evasore e razzista viene infangata dai suoi "nemici occasionali" Ivano e Sabino (Lillo e Dino Abbrescia) che egli fa licenziare perché uno di essi gli chiede stupidamente  un selfie mentre è impegnato a urinare in un gabinetto alla turca .

Essi sono infatti  gli addetti alle pulizie dei servizi igienici dell’aeroporto.

Impadronitisi del suo cellulare, per vendicarsi del licenziamento lo denigrano usando il suo profilo twitter che infanga così governi, nazioni, personaggi politici influenti, finanche il Papa, insieme a messaggi razzisti e deliranti contro le minoranze.

La storiella vuole mettere all’indice il mondo dei ricchi all’oscuro dei bisogni reali dei figli e che tratta il resto dell’umanità, ma soprattutto gli umili e i poveri, con malcelata intolleranza e aperto disprezzo.

Va detto che dopo un primo tempo imbarazzante la pellicola si riscatta successivamente grazie alla bravura e al mestiere del cast, in primo luogo Lillo e Dino Abbrescia ma va anche sottolineata l’ottima interpretazione di Violante Placido nei panni della hostess Linda che risulta nello stesso tempo misurata e brillante.

E Paolo Ruffini?

Gigioneggia un po’ troppo nella prima parte, ma in seguito riesce ad affiancarsi all’abilità dei suoi partner .

La regia di Fausto Brizzi presenta  un prodotto credibile come confezione e livello tecnico, ma è la sostanza che manca .

Certo, la volgarità è assente, si ride forzatamente o non si ride affatto, mentre un pubblico di età avanzata o di bocca buona si lascia andare con più facilità.

Di contro gli spettatori adolescenti non paiono interessati e alla fine Modalità Aereo si attesta come una commedia per famiglie  che vanno a distrarsi al cinema principalmente di domenica, usando i film come scacciapensieri non richiedendo nessun impegno o approfondimento e neppure un semplice confronto.

Modalità Aereo prodotto da Luca Barbareschi troverà dunque una sua più appropriata e giustificata  dimensione coi passaggi televisivi,risultando più adatto a un consumo casalingo piuttosto che a quello  in sala.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.