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Sembra che stia succedendo sul serio: in gestazione il divorzio tra Harry e Meghan con gli avvocati della casa reale che hanno preparato un’offerta miliardaria affinché la duchessa ormai scomoda lasci addirittura l’Inghilterra, concedendo al figlio che nascerà di rimanere in patria, educato dal padre, dallo zio William (erede al trono) e dalla Regina "madre" Elisabetta.
L’errore della Markle sarebbe stato quello di non adeguarsi, o addirittura sovvertire, regole pre-scritte riguardanti atteggiamenti, spese, obbedienza a regole di corte rigide, in contrasto con un’apparente modernizzazione dei costumi interna al casato.
E’ certo che l’attrice americana, al di là delle colpe, vere o presunte, non poteva acclimatarsi appieno in un clima che vede la figura femminile subalterna al maschio, fatta eccezione per la Regina Madre, Elisabetta.
Le duchesse attualmente in attività, come Camilla e Kate, che saranno regine (la prima ha la precedenza) sono accomodanti verso i rispettivi consorti e accettano diktat e imposizioni senza colpo ferire.
Meghan, afroamericana, attrice di un certo successo in patria, imprenditrice informatica, colta e laureata, già divorziata, ha una personalità che stride con norme "vittoriane" e, nonostante l’amore che prova per il suo Harry, ribelle ante litteram (celebri le sue gaffe, dall’indossare una divisa nazista al denudarsi, o ubriacarsi) ha una forma mentis predisposta al soddisfacimento personale prima di quello imposto, o legittimamente dovuto, al principesco coniuge.
Ecco perché "sposare" tutti i Windsor, come l’etichetta impone, sarebbe una polpetta avvelenata che Meghan Markle, ormai prossima al parto (si parla di aprile) potrebbe non accettare di digerire.