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"annagomes"Al  Festival del Libro Possibile, rassegna letteraria tenutasi anche quest’anno a Polignano a Mare (Bari) dal 4 al 7 luglio, è stato presentato il romanzo della scrittrice barese Anna Gomes, "A Metà del Giorno", edito da Di Marsico che, uscito nel 2017, ha già ottenuto un buon successo di pubblico presso i lettori baresi e pugliesi più in generale.  Era dunque quasi d’obbligo la presenza di questa autrice alla nota kermesse organizzata da Rosella Santoro.

A introdurre il giornalista Romolo Ricapito con l’attrice Paola Martelli che ha letto dei passi scelti del volume.
In questo  sintetico,  ma  nello stesso tempo pregnante  testo,  Anna Gomes ha voluto descrivere una donna degli anni Cinquanta, Adele,  esaminata durante i suoi vent’anni vissuti fino a quel momento a Cisternino .
Di famiglia contadina, Adele è un personaggio  solo in apparenza convenzionale,  ma in realtà alla ricerca di una realizzazione oltre che sentimentale, lavorativa. Trattasi dunque dell’epitome delle donne di altri tempi che desideravano un completamento della personalità  su più fronti e non esclusivamente tramite la classica sistemazione col matrimonio.
Il processo di crescita ed evoluzione viene accelerato dalla delusione   provata col suo primo fidanzato , il virile Salvatore, simbolo dell’uomo del Sud  delle classi operaie,  col quale la giovane  donna ha in programma un futuro, "certo certissimo…quanto…improbabile"   dopo una seria storia d’amore che non esclude i primi rapporti sessuali della ragazza, ma ella si concede esclusivamente in quanto   realmente innamorata.
Il tradimento di Salvatore darà modo ad Adele di  accelerare il processo di maturazione affrontando realtà nuove; ovvero il lavoro come domestica  presso la casa romana  dell’affascinante e benestante   signora Franca Laurenti , madre del giovane Andrea, studente universitario del quale la  neo-cameriera  si innamorerà,  confrontandosi con   un altro tipo di carattere maschile, anche questo intriso di maschilismo allo stato puro.
Il trasferimento nella Capitale  dunque rappresenta  nello stesso tempo una forma di riscatto   dalla figura paterna,   paragonabile al classico Padre Padrone descritto anche in altre situazioni, ad esempio dai Fratelli Taviani al cinema.
"Adele è ispirata al personaggio della "tata" della mia famiglia, che ha vissuto con noi  per ben 50 anni -ha spiegato Anna Gomes.
Esso mi è molto caro e ho voluto descriverne le angosce e  la sconfitta  facendo trasparire però la sua forza vitale e di  voglia di un’esistenza  migliore, romanzando  però il tutto con personaggi paralleli che ritengo efficaci al fine di  denunciare la condizione della  donna,  che quando appare  realizzata con il matrimonio   ne è in realtà inficiata nella felicità, perché le convenzioni escludono spesso  l’amore vero  determinando l’infelicità del genere femminile , soprattutto di quelle  giovani  tra i 20 e i  30  anni    vissute dal Dopoguerra fino ai primi anni  Sessanta".
Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.