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"fanfaradi Maria Luisa Troisi

Spegnere il cervello e accendere il cuore. Lo chiedono spesso oggi i bambini, stretti tra mille impegni, agli adulti troppo indaffarati per comprenderne il messaggio. Il concetto in questione, invece, gli anziani che soffrono di malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer, lo conoscono bene. Spegnere il cervello e accendere il cuore. Un modo di vedere, quello dei bambini sani e quello degli anziani malati che può portarli a camminare mano nella mano verso obiettivi diversi, ma nobili e utili. Nato come una sorta di sfida, il progetto “Ricordando a Scuola”, promosso dall’Associazione Alzheimer Bari, affiliata alla federazione Alzheimer Italia, è stato accolto da sei istituti scolastici di Bari e provincia, ha coinvolto oltre 600 alunni e risvegliato la voglia di essere vivi di molti anziani. Un percorso diverso da quelli dei canoni tradizionali, di inclusione, lavoro e che inizialmente non si sapeva esattamente dove avrebbe portato. I lavori dei bambini, le loro riflessioni e gli sguardi pieni di vita degli anziani, hanno dimostrato di aver centrato e forse anche superato l’obiettivo. Ma procediamo con ordine. Perché l’Associazione Alzheimer ha deciso di rivolgersi alle scuole? Perché ai bambini delle IV e V classi, e in alcuni casi anche di III? Perché l’Alzheimer, così come la maggior parte delle malattie degenerative è in aumento, tanto che è molto facile che in famiglia ci sia un parente che ne soffre. Questa patologia viene vissuta con tristezza, confusione e paura dai bambini che in alcuni casi si colpevolizzano del fatto che il nonno non li chiami più per nome o non ricordi più la loro favola preferita. Sono nipoti confusi che non comprendono cosa stia accadendo. In una società iperprotettiva come la nostra si tende, infatti, a nascondere al bambino la verità scomoda, dolorosa, inspiegabile.

"fanfaraGli psicologi, invece, sono d’accordo nell’affermare che proteggere un bambino non significa negare loro la verità ma, al contrario, fornire informazioni nei termini adatti alla loro età, in modo che non si provi più confusione, ma che si venga a conoscenza della malattia in modo sereno. Portare dunque il tema “malattia a scuola”, chi colpisce, cosa comporta, è stata la vera novità di questo progetto che, senza paura di essere ignorato, è stato accolto dagli istituti scolastici e ha portato a dei risultati sorprendenti. In che modo? Attraverso un primo incontro rivolto ad insegnanti e genitori dei bambini che avrebbero affrontato il progetto, e in secondo luogo attraverso due incontri tra uno psicologo e i bambini.

Cosa vorresti ricordare per sempre? Hanno chiesto gli psicologi ai bambini che hanno risposto mettendo per iscritto i loro ricordi, legati alle emozioni più intense: famiglia, amicizia, maestre. Negli incontri in classe con gli psicologi sono stati svolti giochi psicologici di tipo cognitivo, riflessioni e spiegazioni dei meccanismi cognitivi e letture dei libri specializzati in materia. La mascotte del progetto era lo scoiattolo TAP, protagonista del libro “Lo scoiattolo Tap e i racconti della nonna”, scritto da Mattia Magra e illustrato da Alida Sirianni (www.infine.it). Un testo illustrato e delicato che ha aiutato i bambini a capire, in maniera serena e semplice, la malattia di un familiare. Un altro testo preso come riferimento è stato il libro della scrittrice barese Gabriella Genisi “La maglia del nonno”, Biancoenero edizioni.

"presentazioneSei gli istituti che hanno preso parte al progetto, interamente sostenuto dalla Associazione Alzheimer e sposato dai dirigenti e dai docenti che hanno lavorato con i bambini con passione e sguardo al futuro. L’Istituto Comprensivo “Manzoni – Lucarelli”, di Bari diretto da Laura Raimondi, dove hanno lavorato al progetto “Ricordando la scuola” gli psicologi Doriana Santoro e Giuseppe Mansueto; l’IC “Umberto I – S. Nicola”, di Bari, dirigente Stefania De Franceschi, psicologi di riferimento del progetto Claudia Chiapparino e Marina Tundo, l’IC, “Don Lorenzo Milani”, sempre di Bari, guidato da Luisa Verdoscia, dove ha partecipato lo psicologo Silvio Todisco , l’IC barese Zingarelli – Anna Frank, dirigente Manuela Baffari, psicologi di riferimento Luciana Luzzi e Dominga Laporta, l’IC “De Amicis – Laterza”, di Bari, guidato da Claudio Grosso, psicologi di riferimento Rita Schiavone e Claudia Fiorentino, l’IC “Capozzi – Galilei”, di Valenzano, dirigente Anna Romanazzi, psicologa Maria Luisa Cresce.

Gli alunni della IIID e la 5E del “Circolo Didattico San Filippo Neri”, hanno invece realizzato il progetto “BACI”: Bambini e Anziani Crescono Insieme, portato avanti dalla psicologa Luciana Belviso. I bambini sono andati, in orario scolastico, a visitare gli anziani del centro diurno Regina Mundi di Bari e hanno realizzato insieme a loro alcuni laboratori seguendo i canali comunicativi: emozioni, cultura generale, movimento e sport, musica, gastronomia, etc. I bambini hanno regalato gioia agli anziani che, a loro volta, hanno riacquistato, grazie ai piccoli alunni, un ruolo di educazione al futuro. A conclusione del progetto Baci gli anziani hanno visitato il CD San Filippo Neri per una manifestazione musicale organizzata esclusivamente per loro.

"presentazioneLavori, riflessioni, idee e voglia di ripetere l’esperienza anche il prossimo anno. È quanto è emerso durante la manifestazione finale del progetto Ricordando a Scuola, in cui è stato ha mostrato il lavoro svolto in questi mesi e fortemente voluto dalla dott.ssa Katia Pinto, vicepresidente dell’Associazione Alzheimer Bari, il dott. Ruggiero Francavilla e la dottoressa Claudia Lograno, della medesima associazione. La manifestazione conclusiva si è tenuta nell’auditorium del Liceo Scientifico Statale G. Salvemini di Bari, alla presenza di docenti e delegazioni degli alunni dei sei istituti di Bari. Prima dei saluti della dirigente del Liceo Salvemini, prof.ssa Tina Gesmundo, ha aperto i lavori, la fanfara dell’ICS Massari Galilei, diretta dal Prof. Rocco Caponio.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.