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"bonsai"Al Fortino Sant’ Antonio a Bari, il 14 e 15 Aprile si è svolta una rassegna di incontri e conferenze sul Giappone e la sesta edizione della mostra di bonsai, BONSAI E DINTORNI EXHIBITION 2018, con il patrocinio della Regione Puglia e dell’Ambasciata del Giappone.

Nell’ambito della serie di incontri, sabato 14 aprile, il giornalista Domenico Schiraldi, che si definisce un giapponofilo, intervista Carmen Rucci autrice del libro ‘Domizia va in Giappone’ (Ed. Favia). Giappone Svelato pare aver avuto un’esplosione di consensi positivi, in crescita, rispetto alle edizioni precedenti, con una notevole partecipazione di pubblico, a dimostrare il fascino che il Giappone suscita in molti di noi.

Nel libro, Domizia giovane sposina in viaggio di nozze e suo marito si imbattono in un ruvido scontro di culture tra oriente ed occidente.Il libro disegna un ideale ponte tra Italia e Giappone e si propone di evidenziare, laddove possibile, una comunanza di valori tra le due culture o al contrario di sottolinearne le differenze. Noi italiani,così amanti della buona tavola, aperti alle contaminazioni ma così evidentemente distanti dalla cultura giapponese, tecnologicamente più avanzata. E così tra i bonsai in mostra, nei racconti di Domizia, così come nei commenti di Schiraldi, viene descritto un popolo giapponese composto, educato, amante maniacale dell’ordine e della pulizia. All’arrivo all’aeroporto di Tokyo, entrambi raccontano dell’incredibile, quasi surreale silenzio che regna, così lontano dal nostro rumoroso temperamento meridionale.

Gli incontri, nell’ambito di questa rassegna sono anche funzionali a fornire una serie di informazioni utili a chi abbia voglia di partire per questo incredibile viaggio nella cultura giapponese. Dal cambio di valuta, alla conoscenza dell’inglese, sufficiente secondo Schiraldi a potersi muovere senza problemi in Giappone edel tutto insufficiente secondo Domizia. La giovane donna aveva addirittura studiato il giapponese e nonostante tutto, si perde nella giungla delle scritte, dei mezzi pubblici e delle enormi distanze. I 35 milioni di abitanti di Tokyo vengono descritti, come silenziosi, gentili ed operosi omini, Tokyo invece dipinta come una città nella quale si può mangiare in qualsiasi ora del giorno e della notte e dove si può soggiornare anche in alberghi due stelle, qualitativamente pari ai nostri 4 stelle.

"bonsai1"L’autrice ci regala qualche piccolo stralcio del suo libro, ci si immerge nel silenzio di questa enorme metropoli e si respira la fatica di Domizia in cerca di informazioni, per braccare al volo un giapponese in bicicletta, intento a raggiungere il suo posto di lavoro. Le descrizioni minuziosamente particolareggiate ci trasportano curiosi, nelle atmosfere del Sol Levante. L’autrice infine, aprendo il suo album dei ricordi familiari, racconta come la vera fonte di ispirazione del libro, sia stata, da bambina, un grande album fotografico che sua nonna custodiva con religiosa cura. Nell’album la piccola autrice osserva ammirata le immagini del nonno durante il suo soggiorno in Giappone, spesso ritratto con minute donne giapponesi.

In Giappone, a quanto pare, si respira qualcosa di strano, nella gente, nel cibo, tra le strade, tra i fitti grattacieli, spesso immersi in grandi spazi verdi. Pare incredibile la presenza ditanta tecnologia e tanta modernità se solo si pensa alla totale distruzione subita durante la seconda guerra mondiale ed è cosi, su queste considerazioni,che si conclude la presentazione del libro.

Segue una cerimonia di premiazione del 2° Concorso di haiku, breve componimento giapponese, generalmente composto da 17 sillabe, attentamente suddivise in versi (5-7-5 sillabe). La giuria, composta dalle professoresse Santoliquido, Mendola e Todisco, insieme al Presidente della Associazione Bonsai e Dintorni, Sebastiani, definisce l’haiku un soffio di bellezza che trasporta spesso il lettore, in atmosfere con riferimenti stagionali. Per comporre un haiku, spiegano, bisogna entrare nel mondo della bellezza ed anche del silenzio e bisogna scegliere le parole con cura, parolequindi da dosare e da misurare.

Il concorso ha visto, in questa seconda edizione, una grande partecipazione di autori; in molti haiku, specie in quelli dei giovanissimi partecipanti, si respira una certa freschezza, racconta la giuria, ed in altri si avverte invece, tutta la delicatezza di questi brevi, ma intensi, componimenti.

Seguono le premiazioni delle sezioni degli adulti e dei giovani compositori. Vengono premiati persino autori fuori regione e tra gli altri viene segnalatoanche l’haiku della Prof.ssa P. Sollecito (I. N. Zingarelli, Bari) che con stupore riceve questo riconoscimento.

Abbraccio solchi

Di una quercia rugosa

Danzo col tempo

Gli emozionati giovanissimi compositori sfilano uno dopo l’altro e la premiazione si conclude con il calorososaluto, in dialetto barese, dell’attrice di teatro Grazia D’Addario.

Vengono infine segnalati anche otto haiku degni di nota, e piccolo orgoglio di una curiosa lettrice, anche quello della mia giovane bambina.

Termina così questo viaggio in Oriente. Abbiamo respirato tramite le parole, i bonsai, i video, il libro, il kimono elegantemente indossato da Carmen Rucci, l’aria serena di un lontano Giappone, e siamo andati via tutti con una gran voglia di assaporarequesto pacifico divario, tra modernità e silenzio.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.