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"zibba"Zibba ha scelto la musica black per tornare con un nuovo brano, Quello che vuoi, già in radio, e un disco, Le cose, che vedrà la luce all’inizio del 2018. «Uscirà tra gennaio e febbraio. Dipenderà dal festival di Sanremo. Io mi sono presentato. Ho un brano molto forte, chissà se Claudio Baglioni mi vorrà scegliere. E comunque è interessante vedere come ogni direttore artistico abbia il suo modo di vedere il festival e come riesca a cambiarlo ogni volta». Del resto Zibba, al secolo Sergio Vallarino, quel palco ha imparato a conoscerlo bene: nel 2014 è tra le Nuove Proposte con «Senza di te», che vince il Premio della Critica «Mia Martini» e il Premio della Sala Stampa Radio-Tv-Web «Lucio Dalla», e nel 2017 come autore per Raige e Giulia Luzi e per Marco Masini. Ora con Quello che vuoi, e dopo aver scritto brani per molti artisti, torna a «metterci la faccia» in un percorso nuovo che ha origini lontane. «Il brano ha un suono assolutamente black, dai toni scuri, che risuona in tutto l’album. Ma non è una scoperta di oggi, già a 14 anni ero già in una blues band. Sono sonorità che mi hanno sempre attratto ma che in Italia non trovano troppo spazio. Se dovessi definire il disco, direi che sono dodici canzoni d’autore, travestite da negro».
Tutto il disco, l’ottavo, spiega il cantautore ligure, “racconta molto dietro poche semplici frasi. Per questo ho voluto intitolarlo Le cose: piccoli racconti del quotidiano. E le cose, nello specifico, sono gli eterni sbattimenti del mio cervello quando mi metto a pensare quanto siamo lontani dalla natura. Siamo così poco noi». Altra novità rispetto al passato è il ruolo di produttore che ha voluto ricoprire. «E’ il primo disco che faccio completamente da produttore (insieme a Simone Sproccati). Stavolta ho voluto essere io a sbagliare. E questo mi ha permesso di avere anche uno sguardo diverso sul lavoro. Da cantautore non avrei mai accettato di fare un duetto in un mio disco con un brano di altri. Ora l’ho fatto. Perché funziona». In realtà i duetti di questa ultima produzione sono ben più di uno. «Quasi metà dei brani sono duetti. Sia da artisti del cosiddetto mainstream che dall’underground».
Nonostante i riconoscimenti (sugli scaffali anche una targa Tenco), il grande successo non l’ha ancora raggiunto, ma «non vivo di frustrazioni, né di invidie. Chi è primo in classifica se lo merita. E io faccio quello che mi piace, non è al grande pubblico che miro. Ora ho scoperto che mi piace anche il ruolo di ‘talent scout’: il mio obiettivo è poter prendere un talento nuovo e dargli una possibilità».

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.