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"t2"“Curdunne” antico nome di Locorotondo, ma anche un ristorante (U Curdunn) nei vicoli fioriti di questa cittadina d’incanto, già tra i Borghi più belli d’Italia. È uno dei luoghi straordinari scoperti grazie a “I Tipici, la strada del gusto”.

È poesia, pura poesia, i colori accessi dei fiori variopinti che spiccano sulla biacca delle case, il bel vedere sulla Valle D’Itria, chiamato lungomare, la luna tra lo skyline dei trulli, dimore immerse nel verde lussureggiante di querce, viti e ulivi. Molti tra b&b e strutture ricettive hanno collaborato all’accoglienza di giornalisti, ospiti, gastronomi, ecc… . Posti di charme e unici nel loro genere: Sotto le cummerse, Micele Holiday & Houses, Donna Isabella, Masseria Aprile, Villa Curri. E ancora, a coronare il tutto, una capacità di accoglienza della gente senza pari.

Sembra il paese delle meraviglie. Ti aspetti di vedere da un momento all’altro Alice che sbuca da un vicolo e che insegue il bianconiglio, e invece no, è tutto vero. Locorotondo, un incanto che solo negli ultimi anni è riuscito a mostrare le sue beltà grazie anche a felici intuizioni che puntano sulla sua ricchezza paesaggistica ed enogastronomica. Si fa un gran parlare di marketing territoriale, di capacità di fare rete e di destagionalizzazione. Ebbene, il patron de I Tipici, Stefano Pentassuglia, ideatore del format dedicato allo street food e alle tipicità pugliesi, ne conosce sicuramente il significato. Se il tema è come far stare in paradiso per tre giorni la gente che arriva a Locorotondo e vi sosta, infatti, Pentassuglia, presidente dell’associazione turistico-culturale “’U Panaridde”, è preparatissimo. Puntare sulla tipicità il suo mantra, mettere in rete più di 28 tra ristoranti, wine bar, pub, artigiani del gusto ed esercizi commerciali operatori nel settore food il suo pensiero fisso, far apprezzare le bellezze architettoniche e bontà enogastronomiche della sua straordinaria cittadina il suo fine."t3"

Durante i tre giorni de I Tipici sono state distribuite più di 6.000 cartine che illustravano il percorso da seguire per tutto il paese. “Un paese tutto da mangiare” nell’accorto claim della curatrice della comunicazione della tre giorni: la giornalista Antonella Millarte. Un percorso tutto da seguire e da gustare. Assieme alle cartine distribuite, i bicchieri da degustazione, molto apprezzata infatti la presenza dei sommelier dell’A.I.S. con le loro postazioni che hanno illustrato con particolare attenzione i tipici vini bianchi di eccellenza della zona. E poi stand espositivi di prodotti tipici, un mercatino dell’artigianato, musica popolare, band di strada, coreografie comprese. Un paese a ritmo de I Tipici. Senza dimenticare la storia e la cultura. Visite nel centro storico con cultori di storia locale organizzate dalla Pro Loco, con la disponibilità del segretario Pinuccio Sabato.

La possibilità di ammirare in piazza Moro, fulcro da cui si dipanava l’iniziativa, una delle mostre pomologiche più interessanti mai viste, una straordinaria varietà di frutti ed ortaggi dimenticati della Valle d’Itria, a cura del CRSFA: quel quid pluris, quella chicca che non ti aspetti e che stupisce. Con la marcia in più della ricerca scientifica e della divulgazione. Le associazioni e gli enti hanno infatti risposto in maniera più che positiva. Ancora da sottolineare le degustazioni guidate gratuite dei salumi prodotti dalle storiche macellerie locali a cura dell’ONAS, per venire a contatto con un mondo che racconta davvero il territorio, spesso demonizzato soprattutto dalle diete.

"t"Non solo, una scoperta continua I Tipici, in compagnia del gusto e del bello. Ha suscitato molta curiosità ed un pubblico numeroso il cooking show “Il diavolo e l’acqua santa” con il gastronomo Sandro Romano e il medico nutrizionista Francesco Lampugnani, sotto l’alea del network Mordi La Puglia e La Compagnia della lunga tavola. Tanti i brindisi con vini rossi di qualità per la presentazione della Guida al Buongusto della Gazzetta del Mezzogiorno, con i due giornalisti Antonella Millarte, autrice e curatrice della guida, e Mimmo Mazza, coadiuvati abilmente dallo stesso organizzatore Stefano Pentassuglia. Una iniziativa che ha animato davvero le vie e le piazzette del centro storico: i negozietti di artigianato come “Il tempo ritrovato”, pizzi antichi e merletti da sogno, o di souvenir e prodotti enogastronomici come Cummè in piazza Vittorio Emanuele. La stessa piazza, nel cuore del centro storico, in cui si è tenuto un goloso laboratorio sensoriale di degustazione a cura dell’Associazione di Produttori del Capocollo di Martina Franca e di analisi sensoriale degli extravergini di oliva.

Un successo quello de “I Tipici” apprezzato dalla stampa nazionale, e segnalato dalla prestigiosa guida del Touring Club Italiano. “Ciò ci incoraggia ad andare avanti – dichiara Pentassuglia -, per valorizzare le nostre tipicità e sostenere gli operatori del settore food ma anche dell’accoglienza in B&B e masserie e case vacanze, rispondendo alla diffusa necessità di destagionalizzare il turismo”.

Sarebbe opportuno, affinchè la manifestazione “I Tipici, la strada del gusto” diventasse un appuntamento imprescindibile della “Puglia da vivere e da bere”, un maggiore interessamento delle istituzioni e un loro apporto fattivo alla grande capacità organizzativa dimostrata sul campo dal giovane ma determinato patron Pentassuglia. I Tipici comunque non finisce qui, l’organizzazione ha annunciato delle gustose declinazioni della manifestazione: presentazioni di libri che si occupano di viaggi ed enogastromonia tra cui “Il Mondo Visto di Traversa” del giornalista scrittore Michele Traversa e direttore di LSD magazine e il libro di Sonia Peronaci, La mia cucina, food blogger di Giallo Zafferano.

Lunga vita a I Tipici! E arrivederci a presto.

 

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.