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"r"E’ partita mercoledì 18 maggio 2016, contemporaneamente in Italia e all’estero, la campagna di crowdfunding per il film Il Rifiuto (https://www.kickstarter.com/projects/1137589706/il-rifiuto-the-refusal), tratto dalla storia di Franca Viola, la prima donna in Italia ad opporsi al matrimonio riparatore. Un progetto promosso da Yuri Buzzi e Najma Bhatti, rispettivamente regista e direttrice creativa/co-regista del film; il primo italiano, la seconda inglese, entrambi residenti a Londra.

Dopo sedici anni di lavoro nel mondo della pubblicità, con la loro agenzia creativa “Four 55 Ltd”, hanno deciso di realizzare il loro primo short movie. Il film breve sarà liberamente ispirato alla vicenda della allora giovane siciliana, che alla fine degli anni ‘60 scandalizzò l’opinione pubblica. Sequestrata e violentata all’età di diciassette anni, ottenne la condanna del suo rapitore, Filippo Melodia, e dei suoi complici. Secondo la legislazione italiana dell’epoca era possibile estinguere il reato di violenza carnale tramite l’unione in matrimonio dell’accusato con la persona offesa. Non meno spietata la legge morale, che riteneva una svergognata la donna che rifiutava tale unione. Franca Viola è diventata un simbolo dell’emancipazione femminile, influenzando centinaia di donne, che dopo di lei hanno subìto la medesima violenza e hanno avuto il coraggio di dire no al matrimonio riparatore.

L’idea di girare un film corto sulla storia di Franca Viola è nata nel dicembre del 2015,"r2" periodo in cui ricorreva il cinquantesimo anniversario del suo rapimento. Franca Viola si è opposta per sedici anni a una disposizione tremenda e umiliante, in particolar modo per le donne che ne erano le prime vittime. Ha lottato fino al 1981 anno in cui, con la Legge n. 442, sono state abrogate le disposizioni sul delitto d’onore, tra cui l’art. 544, appunto, sul matrimonio riparatore. Soltanto nel 1996 lo stupro è stato legalmente riconosciuto in Italia non più come un reato "contro la morale", bensì come un reato "contro la persona.” Con Il Rifiuto si vuole tradurre il forte atto di ribellione di una sola donna contro un intero sistema in forma visiva/filmica, anche in nome di tutte quelle persone che, a tutt’oggi, sono vittime di soprusi. Il tema, infatti, purtroppo ancora fortemente attuale della violenza contro la donna è stato un fattore importante nella scelta di questa storia. Insieme ad esso, anche quello non meno rilevante della figura femminile ridicolizzata, umiliata ed esibita per stereotipi dal mondo della comunicazione. Una rappresentazione che viene considerata di cattivo gusto nel nostro Paese, ma non una limitazione della libertà individuale per milioni di donne.

Il Rifiuto sarà girato nella Sicilia della metà degli anni ‘60 con paesaggi/location reali, che faranno arrivare al pubblico la forza di questa terra, anche attraverso la dimensione intima "r3"e profondamente umana della realtà di oggi. La sceneggiatura del film è stata curata dalla scrittrice Melissa Panarello, in arte Melissa P. Suo anche il soggetto. Il suo racconto sarà affidato alla precisione e alla minuziosità del linguaggio cinematografico, anche grazie alle immagini con aerial shot, steadycam, camera fissa e panoramica 360; integrato con vari flashback ed accompagnato dalla scelta di un cast composto da attori professionisti e da attori non professionisti, che darà all’opera una forza maggiore nel rivelare realisticamente le atmosfere e i luoghi scelti per questo film. L’uso dei flashback darà la possibilità di tornare indietro nel tempo e poi ancora ai giorni nostri con una scelta di fotografia che varierà dal fully coloured – giorni nostri – al desaturated – 1960; ricordi di Franca saranno legati a volte ad un suono, altri ad un movimento ed altri ancora ad un inusuale dolly zoom.

La composizione delle musiche sarà affidata al Maestro Andrea Morricone. Annunciata, anche la collaborazione di Laura Lala, artista di talento, cantante e compositrice, che regalerà alle atmosfere del film un brano speciale.

L’inizio delle riprese de Il Rifiuto è previsto per settembre 2016, intervallo di tempo perfetto per la qualità della luce e quindi della fotografia del film.

 

Dichiarazione del regista Yuri Buzzi:

“Sono cresciuto in una famiglia matriarcale – con mia sorella e mia nonna – e grazie a loro"r5" oggi posso comprendere meglio la forza dei silenzi e di gesti intensamente travolgenti. Come il NO di Franca Viola al matrimonio riparatore, dopo essere stata violentata e privata dei sui diritti di donna e di essere umano. La Sicilia è una terra a me molto cara. Sia a Londra, dove vivo da circa quattro anni, sia durante i miei numerosi viaggi, ne sento spesso parlare come terra ricca di colori, di paesaggi incantevoli e di raffinate tradizioni culinarie, ma anche e soprattutto come terra di mafia e di mafiosi. Un peso che da italiano che vive all’estero devo sopportare come molti altri, cercando di far conoscere quella Sicilia che anche grazie a Franca Viola, combatte, invece, per sovvertire il sistema criminale. Il mio desiderio da italiano è quello di raccontare attraverso ‘Il Rifiuto’ quella parte di popolo di sognatori, che ama la propria terra, rivoluzionario a suo modo, e che, desideroso di cambiare le cose, non si piega all’omertà.

Quindi eccomi a dirigere con Najma Bhatti il mio primo corto da sognatore. Non sono un amante dei progetti commerciali e neanche un artista di nicchia, ma semplicemente un ragazzo che vuole raccontare di una ragazza, nata e cresciuta in un paesino siciliano, che ancora oggi – a distanza di molti anni – affronta tutti i giorni gli sguardi della gente con orgoglio e a testa alta”.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.