Tempo di lettura: 3 minuti

"v"E’ un lavoro "su un bene comune", dedicato "a un patrimonio che ci appartiene profondamente, quello di quella parte di Italia su cui la storia è passata senza scalfirne gli animi". Così Vinicio Capossela descrive ‘Canzoni della Cupa‘, il doppio album che è un viaggio nel mondo folclorico e rurale, di cui il cantautore ricostruisce in musica il lato esposto al sole – nel disco ‘Polvere‘ – e restituisce la parte avvolta dalla luce lunare nella sezione dedicata all’’Ombra‘.

Le ‘Canzoni della Cupa’ affondano "in quella che gli antropologi chiamavano la cultura della terra, un patrimonio che ci regala meraviglia e inquietudine, dove si entra da clandestini e dove l’ombra – racconta Capossela in un linguaggio evocativo quanto le sue canzoni – rende perigliosi i passi". E’ questo – aggiunge l’artista – "ciò che succede nella nostra tradizione folclorica, un luogo che ci appare familiare ma che è pieno di cose che ci inquietano".

Avvicinarsi a questa musica è stata un’esperienza totale, lunga 13 anni: il disco infatti ha preso le mosse nel 2003 a Cabras, nel golfo di Oristano, in una natura polverosa come quella delle terre dell’Irpinia, dove è proseguito il lavoro di scoperta delle musiche popolari. Se lo spunto iniziale è stata l’attrazione per il folk di Bob Dylan, Capossela è poi andato alla ricerca di una sua chiave per esplorare il genere e il mondo che sottintende, scoprendo così l’opera di Matteo Salvatore. Con lui e la sua lingua "aguzza come le pietre", è entrato in un mondo "di storie di soprusi e di ingiustizie". Poi è passato a quel giacimento di storie di piccole comunità raccontate in sonetti, tra arguzie, storie d’amore, serenate d’ingiurie e cori militari. Da qui sono nate le ballate registrate nel 2003 con una formazione scarna (due violini, un cimbalo, un contrabbasso e la voce accompagnata dalla sua chitarra) mentre le canzoni più autoriali sono state riversate, undici anni dopo, nella sessione ‘Ombra’, ricca di riferimenti al sacro, registrata in uno studio mobile che ha"v2" accolto ospiti come Giovanna Marini, i Calexico, i Los Lobos, Flavo Jimenez.

Doppio il disco, doppio il live: "all’aria aperta, nella stagione calda, il concerto denominato ‘Polvere’". Nel chiuso dei teatri, nell’autunno, il concerto denominato ‘Ombra’. Dopo la prima data, il 28 giugno alla Cavea – Auditorium Parco della Musica di Roma, tappe in tutta Italia con chiusura il 4 settembre all’Home Festival di Treviso.

Il disco è prodotto artisticamente dallo stesso Capossela insieme a Taketo Gohara e Alessandro “Asso” Stefana. È attualmente in rotazione radiofonica La Padrona Mia”, secondo singolo estratto dal disco dopo “Il Pumminale”. È inoltre online al link www.viniciocapossela.it/lapadronamia il video realizzato da Sara Fgaier con la collaborazione del regista Pietro Marcello e della Cineteca di Bologna.

Queste le prime date confermate del tour “Polvere”: il 28 giugno alla Cavea – Auditorium Parco della Musica di Roma, il  29 giugno al Market Sound di Milano,  l’11 luglio in Piazza degli Scacchi a Marostica (Vicenza), il 13 luglio in Piazza Napoleone al Summer Festival a Lucca, il 15 luglio al Castello Scaligero di Villafranca (Verona), il 16 luglio in Piazza della Cattedrale ad Asti, il 19 luglio in Piazza della Loggia a Brescia, il 20 luglio al Flowers Festival di Collegno (Torino), il24 luglio in Piazza Matteotti a Sogliano al Rubicone (Forlì-Cesena), il 5 agosto all’Arena Bolgheri di Bolgheri (Livorno), il6 agosto all’Arena del Mare di Civitanova Marche (Macerata), il 9 agosto al Teatro D’Annunzio di Pescara, il 13 agosto al Forum Eventi di San Pancrazio (Brindisi), il 18 agosto alla Summer Arena di Soverato (Catanzaro), il 20 agosto al Teatro Verdura di Palermo, il 21 agosto al Teatro Antico di Taormina, il 29 agosto al Beat Festival di Empoli e il 4 settembreall’Home Festival di Treviso.

I biglietti sono disponibili in prevendita su TicketOne e i circuiti abituali.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.