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Nel dimenticatissimo film di Roberto Rossellini dedicato alla vita del filosofo Blaise Pascal c’è un avvocato che difende una strega; quel figurante è Christian De Sica nella sua prima interpretazione cinematografica, ottenuta grazie a Isabella Rossellini con la quale era fidanzato. Il promettente attore aveva 18 anni, era figlio del più grande uomo di cinema italiano di sempre, ma non deve nulla della sua carriera al geniale don Vittorio.

Nella sala 1 del Cinema Massimo è stato piacevolissimo ascoltare il racconto della propria vita di un artista che non ha rinunciato a dire le sue intime verità, di fronte a un pubblico simpaticissimo e all’altrettanto emozionato direttore artistico Alberto La Monica. “Ho fatto di tutto… ho fatto anche film belli” ha confessato con ironia il maturo protagonista di tanti sottovalutati ‘cinepanettoni’. Quest’anno il Festival del Cinema Europeo di Lecce gli ha dedicato un personale di 10 film e l’anteprima di “Fraulein” una commedia ‘malincomica’ diretta e recitata da Lucia Mascino.

Le confessioni di Christian sono state sostenute in sala dallo sceneggiatore e regista Fausto Brizzi che, si sa, ha scritto moltissimo per il prim’attore (vedi "Natale sul Nilo") e dalla presidentessa italiana dei critici cinematografici Laura Delli Colli. In sala, ad ascoltare il sorridente Christian De Sica c’era sua moglie e il suo non meno famoso cognato Carlo Verdone, con il quale Christian ha recitato solamente un paio di volte, purtroppo. “Compagni di scuola” fu un successo; in “Borotalco” abbiamo scoperto che fu la mamma di Carlo Verdone a chiedere al figlio di dare una parte significativa al cognato, in quel tempo rimasto a lungo senza lavoro. Aurelio De Laurentis nella sua Filmauro ha tenuti sempre divisi i due ultra-comici e ora si occupa a tempo pieno di calcio per ripensarci (“ma il Napoli se lo è comprato grazie ai film miei” ha scherzato Christian).

Carlo Verdone, molto legato al Festival di Lecce, ha dato anch’egli piccole, grandi emozioni al pubblico. “Abbiamo iniziato a ridere insieme da piccoli con Christian. Lui mi ha fatto conoscere tanta gente, mentre io tendevo a diventare nella vita un professore universitario. E suo fratello Manuel mi ha portato in un teatrino off di 45 posti, dove per la prima volta ho presentato i miei personaggi. Ora con Christian non dobbiamo fare passare ancora molto tempo. È un errore non fare un altro film insieme. Lo abbiamo promesso a Lecce”.  Fausto Brizzi ha colto la palla al balzo e ha concluso abilmente la molto divertente serata: “Io mi propongo a voi come autore e ho già il titolo del film; si chiamerà I DUE COGNATI”. A nostro sindacabile giudizio non è una intuizione tanto originale, ma se dovesse realizzarsi questa impresa comica sarà un successo.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.