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"bif"“Marcello Mastroianni una scelta dovuta, mi sembrava che fosse nato per fare il ruolo di Malaparte”. Così Liliana Cavani sul palco del Teatro Petruzzelli per la prima delle Masterclass dell’edizione 2016 del Bif&st dedicata all’attore che diresse per la  prima volta nel 1991 nel film ‘La pelle‘. Mastroianni è stato interprete anche del film successivo della regista, ‘Oltre la porta‘.

Prima dell’incontro, ‘La pelle’ è stato proiettato davanti a una platea gremita, rimasta tale anche quando è arrivato il momento di ascoltare le parole della regista sul film e sul suo rapporto con Mastroianni.  “Trovai il romanzo La pelle di Curzio Malaparte su una bancarella, fui incuriosita, lo lessi e ne rimasi colpita. Più che un romanzo pensai che fosse un eccezionale documento sulla Guerra e soprattutto su Napoli, la città che fu maggiormente colpita prima, durante e dopo l’ultimo conflitto mondiale.”

“Ne parlai con il mio amico Roberto De Simone – continua la regista-,  il compositore e musicologo, che mi disse che quello che Malaparte  aveva scritto nel libro era tutto vero, anche quello che nel film può  sembra improbabile. Dunque il mio primo stimolo era quello di  raccontare Napoli e i napoletani in quel periodo storico. Proposi il  film alla Gaumont, che allora aveva una filiale italiana diretta da Renzo Rossellini, e i francesi accettarono di produrlo".

Liliana Cavani ha frequentato Marcello Mastroianni anche fuori dal set e ha ricordato come l’attore usasse raccontare aneddoti  spesso molto divertenti. “Uno di quelli che mi"bif2" colpì di più riguardava il suo incontro con Greta Garbo. Sia lui che lei ci tenevano a  conoscersi e così fu organizzato l’incontro in una sala riservata al  primo piano della libreria Rizzoli sulla 5a strada di New York. Quando rimasero soli, l’attrice si mise ad osservare le scarpe di Mastroianni e gli chiese dove le aveva comprate (Marcello notò che anche lei  indossava scarpe da uomo). Dopo quel brevissimo dialogo, rimasero tutto il tempo in silenzio, senza sapere cosa dirsi, fino a quando non si congedarono.”

Il film preferito di Liliana Cavani tra quelli interpretati dall’attore? “Ne ha fatti quasi 150, non li ho visti tutti, ma ne cito senz’altro due, La dolce vita e Matrimonio all’italiana”. Si è mai parlato, dopo le due esperienze consecutive, di tornare a lavorare con l’attore? “No, ma se avessi avuto la possibilità di averlo su un mio set lo avrei chiamato di corsa, Marcello Mastroianni è stato  sicuramente l’attore più amato per tutti quelli che fanno cinema”.  Domani al Teatro Petruzzelli appuntamento con Francesca Archibugi che  parlerà dei suoi ricordi con Mastroianni sul set di ‘Verso sera‘.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.