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"ft"Dopo anni di irresponsabilità casalinga e autoinviti a cena da amici e parenti, è arrivato il momento di dire basta: non saper cucinare non è più di moda, nè per gli uomini nè per le donne. Parola di Fede e Tinto, alias Nicola Prudente e Federico Quaranta, voci e volti di ‘Decanter‘, il programma enograstronomico di Rai Radio2, che da oggi, 4 marzo, trasformano la puntata del venerdì in ‘Chef ma non troppo‘, il primo corso di cucina via etere (in onda sempre alle 20).

"L’idea – racconta Tinto, quest’anno con Fede anche giudice della ‘Prova del cuoco’ di Rai1 – nasce dal successo di ‘Sommelier ma non troppo‘, il nostro corso per imparare a bere consapevolmente, diventato un vero ‘caso’ alla radio e sfociato in uno dei libri più venduti in Italia sul vino". Questa volta, sempre con lo stesso "atteggiamento pop – dice – abbiamo pensato alle elementari della cucina con l’aiuto di una maestra come Luisanna Messeri. Sappiamo che ormai in tv è tutto uno ‘spadellare’, dai Tg agli chef sul palco di Sanremo. Ma noi ripartiamo dalle basi: come si fa un soffritto? Come si usa il forno? Perchè molti si limitano a due-tre funzioni, come per il telefonino, ma c’è molto di più da sapere".

Prima puntata, dunque, dedicata alla ‘nascita’ della cucina, ovvero a quel passaggio "dalla"ft2" brace alla padella", che cambiò la storia dell’uomo. Poi si entrerà nel vivo, con lezioni su utensili e pentole (quali sono davvero indispensabili e quando usarli?), su frigorifero ed elettrodomestici, robot e mezzaluna. Una volta carpite le basi, con l’aiuto di alcuni chef dalla ‘Prova del cuoco’, si passerà a livelli più ambiziosi, dalla spesa alla mise en place, dal trinciapollo al saccapoche, dal soffritto al sufflè, fino ad arrosti, brasati e fritture (tutto anche scaricabile gratuitamente in podcast).

"E’ un appuntamento pensato innanzitutto per gli eterni bamboccioni – prosegue Tinto –. Quelli ancora a casa con mamma o, come Fede, i single che non si sono mai applicati a imparare. Ma anche per chi si rifugia nella tristezza del piatto pronto, chi non ne può più di piatti stellati dal sapore incomprensibile o chi, come me, con due bimbi e una moglie per sua stessa ammissione incapace ai fornelli, ha dovuto imparare le basi, ma non ha mai saputo andare oltre. Uno stracotto, ad esempio, chi lo sa fare?". Ma come insegnare la cucina in radio, dove mancano tre sensi fondamentali ai fornelli come olfatto, gusto e vista? "E’ la sfida da sempre nel Dna di ‘Decanter’ – risponde Tinto, che con Fede sta "ft4"pensando anche a una versione televisiva del programma in giro per l’Italia –. La radio è molto simile alla lettura: chi ascolta deve metterci un po’ del suo, con tanta attenzione e un pizzico di fantasia".

In questi 13 anni di programma, poi, il rapporto degli italiani con la cucina è molto cambiato. "Quando siamo partiti eravamo l’unico programma enogastronomico alla radio – dice -. Il Salone del Gusto era alla prima edizione, Slow Food era agli inizi. L’apice è stato l’Expo, ma bisogna stare attenti alle abbuffate. Oggi su Instagram tutti si sentono Masterchef e i ragazzi pensano che la vita dello chef sia tutto donne e soldi, come un tempo il calciatore. Ma è un lavoro duro, per il quale occorre molta preparazione".

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.