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"so"Era nato nel ’96 per i VH1 Fashion Awards come protagonista di sketch sulle egomanie del mondo della moda, ma visto il successo immediato, per il comico super modello poco sveglio ma capace di pose fulminanti Derek Zoolander, creato e interpretato da Ben Stiller, la tv era troppo stretta. L’attore e regista così l’ha proposto nel 2001 anche al cinema con una commedia diventata cult e quindici anni dopo lo riporta sul grande schermo con Zoolander no.2, in sala dall’11 febbraio con Universal. Un ritorno ambientato tra passerelle, strade e monumenti romani che non punta l’obiettivo solo sulla moda, ma si diverte a ironizzare anche sulle celebrities al tempo dei social network e sfiora qualche tema adulto, come la paternità.

Insieme a Zoolander/Stiller si rivedono amici e nemici di vecchia data, interpretati, fra gli altri, da Owen Wilson, Will Ferrell e Justin Theroux (anche cosceneggiatore); new entry come Penelope Cruz, Kristen Wiig, Kyle Mooney, e, in linea con il primo film, un esercito di stelle del mondo dello showbiz e della moda distribuito in cameo che vanno dall’apparizione al ruolo più strutturato. Tra gli altri, non sono voluti mancare Justin Bieber, Sting, Benedict Cumberbatch, Billy Zane, Valentino, Katy Perry, Marc Jacobs, Anna Wintour, John Malkovich, Willie Nelson, Kiefer Sutherland, Susan Sarandon,"so3" Tommy Hilfiger, Vera e Alexander Wang, Ariana Grande, Skrillex, Susan Boyle, Naomi Campbell, Mika. Stiller attinge a vari generi e punta sulla comedy/adventure/action, perdendo a volte il filo fra decine di personaggi, battute, giochi di parole, sorprese sempre più paradossali e continue citazioni cinefile, da James Bond a Il Codice Da Vinci, passando per la comicità da cartoon e superhero movies come Batman Begins.

Un bailamme che parte dalla ‘fine’ inspiegabile di alcune delle più importanti popstar mondiali. L’unico che potrebbe portare luce sulle indagini, condotte da Melanie Valentina (Cruz), sezione Fashion Police dell’Interpol, è l’ormai ‘mitico’ Derek Zoolander, che a causa di un cataclisma personale e professionale, si è lasciato da anni alle spalle fama e red carpet, per vivere da eremita. L’offerta di sfilare a Roma per il nuovo re dei fashion designer, Don Atari (Mooney), lo convince a tornare sotto i riflettori, sperando così da "so2"riottenere la custodia del figlio Derek Jr (Arnold), ormai adolescente, brillante, ribelle, e lontano dall’immaginario di bellezza paterno. Nella città eterna, Zoolander ritrova anche l’amico e collega new age Hansel (Wilson), che ha ricevuto la medesima offerta e ha colto al volo l’occasione per ‘scappare’ da suoi curiosi compagni di orgia. I supermodelli, ormai vintage e frastornati in un mondo di trend usa e getta, hipster, selfie e social network, finiscono per ritrovarsi fra tra leggende millenarie, sette segrete, e piani cervellotici del fashion mogul pazzoide Mugatu (Ferrell).

"Il primo giorno sul set, quando mi sono specchiato e ho rivisto la faccia di Zoolander, è stato come ritrovare un vecchio amico, sempre bellissimo e in gran forma – ha detto Stiller a Roma dieci giorni fa per l’anteprima show del film -. Serviva che Derek si ritrovasse in una trama molto complessa che come al solito lui non capisse e quale città migliore di Roma per tornare nel passato, fino all’origine dei tempi".

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.