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"w1""Da oggi Wroclaw è Capitale della cultura europea". Il taglio del nastro arriva ieri sul palco del nuovissimo National Forum of Music, sulle note di un concerto che ha messo insieme i virtuosismi della NFM Wroclaw Philharmonic diretta dal maestro Ernst Kovacic e il divertimento del pubblico di imparare a costruirsi e suonare uno strumento anche con un bastoncino e una bottiglia, in attesa poi di scendere in strada, per la grande festa-spettacolo che ha letteralmente messo in marcia tutta la cittadinanza e più di 1300 artisti.

Così Wroclaw (Breslavia), l’antica Capitale della Slesia, dalla seconda guerra mondiale tornata a essere cittadina polacca, ha ufficialmente aperto domenica 17 gennaio il suo anno da Capitale europea della cultura (il 21 alla "gemellata" San Sebastian, in Spagna). Un anno che sarà ricchissimo di appuntamenti e che dal 23 aprile la vedrà anche Capitale mondiale del libro per l’Unesco, proiettandola d’un balzo (di soli 600 mila abitanti ma con una lunga tradizione universitaria e teatrale) insieme alla Polonia tutta, al centro dell’attenzione internazionale.

"L’Europa oggi – dice a margine Tibor Navracsics, commissario Ue alla cultura, educazione e giovani – sta andando incontro a un periodo molto difficile, tra la crisi economica, quella demografica, i conflitti politici tra gli stati membri. La cultura può avere un ruolo enorme insieme allo sport, per avvicinare le persone"."w2"

"Oggi siamo Capitale della cultura europea ed è un progetto non solo di Wroclaw ma di tutta la Polonia. I nazionalismi appartengono al passato. Oggi siamo europei", esorta intanto dal palco Rafiak Dutkiewicz, sindaco di una città da sempre contesa (dai boemi, tartari, prussiani, tedeschi, russi, oltre che dai polacchi), negli anni distrutta dalla guerra e dagli alluvioni e oggi bellissima, con i suoi cento e più ponti sull’Oder quasi ghiacciato.

"Dobbiamo trovare il senso di essere europei – prosegue il ministro della cultura, Piotr Glinski – dal nostro patrimonio. Abbiamo bisogno di sostenere i nostri valori europei" che sono, sottolinea, "valori cristiani". Quest’anno sarà dunque cruciale per sentirsi davvero al centro dell’Europa e già l’avvio di questo primo week end, con più di 100 eventi in tre giorni, la mostra dedicata alle "Sonoridades" di Eduardo Chillida, il più importante artista spagnolo della seconda metà del Novecento (a sottolineare il legame con San Sebastian), o quella per "Made in Europe. 25 anni del premio dell’Unione Europea per l’architettura contemporanea", indica lo sguardo oltreconfine che si vuole mantenere per tutto l’anno.

Soprattutto sarà l’occasione per una grande "risveglio" della città, come il titolo dello spettacolo- evento affidato al genio creativo di Chris Baldwin, già tra gli ideatori dell’opening dei Giochi Olimpici di Londra, che ha diviso la cittadinanza in quattro cortei "w3"di persone "comuni" e artisti a incarnare e incontrare attraverso happening e installazioni i quattro spiriti guida di Wroclaw e della sua identità: lo Spirito del Pluralismo Religioso, dell’Innovazione, della Ricostruzione e dell’Alluvione. "Cos’è la cultura? È come l’aria, abbiamo bisogno di respirarla – spiega all’Ansa – E’ la via per capire l’essere umani. Parlare insieme, condividere i saperi, è l’unico modo per superare le diaspore che ci dividono".

Con 1300 artisti, 200 coristi, 50 soldati, 20 musicisti, 300 ciclisti, 30 installazioni luminose, 1.300 costumi, 30 gigantesche effigi e cinque tram utilizzati, top secret fino all’ultimo persino agli stessi protagonisti i dettagli e il gran finale che ha portato tutti nel cuore della città, la piazza del Rynek, a sfidare in nome della cultura anche le rigidissime temperature.

Ma sotto lo slogan, ‘Spazi della bellezza’, Wroclaw 2016 proseguirà nei prossimi mesi a raccontarsi e a raccontare la cultura in ogni luogo della città, non solo nei teatri, nei musei anche con il concerto di Ennio Morricone a fine febbraio, la Giornata Internazionale del Jazz, Andrea Bocelli in concerto e una spettacolare Carmen con 500 artisti al Wroclaw Stadium per la Night Half Matathon, David Gilmore, storica chitarra dei Pink Floyd, l’International Theatre Olympics Festival con i guru della scena internazionale da Peter Brook a Jan Fabre. E poi Flow, evento dedicato all’alluvione che nel 1997 sommerse la città (17-19 giugno), e Sky Web, il gran finale firmato ancora da Chris Baldwin, tra dodici mesi.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.