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"tp"Via le barriere lavorative per i professionisti italiani davanti ai quali si allarga un mercato di ambito europeo. E’ entrato infatti in vigore ieri, il 18 gennaio 2016, la Tessera Professionale Ue, una sorta di ‘passaporto’ che per ora interessa cinque categorie di professionisti: infermieri, farmacisti, fisioterapisti, guide alpine e agenti immobiliari. Per loro sarà più facile ottenere il riconoscimento delle proprie qualifiche professionali da parte degli altri Paesi, con un taglio di tempi e di costi burocratici.

COS’E’ – La novità è contenuta nel decreto legislativo che recepisce la direttiva 2013/55. Il testo è stato approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri a novembre scorso per essere sottoposto al parere della Conferenza Stato-Regioni e delle competenti Commissioni parlamentari, prima dell’approvazione definitiva dell’Esecutivo.

COME FUNZIONA – La ‘card’ è una procedura elettronica che velocizza il riconoscimento dei titoli professionali negli altri Paesi. Un ‘passaporto’ elettronico che testimonierà come il professionista abbia superato ogni procedura per ottenere il riconoscimento della qualifica professionale nel Paese ospitante. Riguarda sia i professionisti italiani che intendono esercitare in un altro Paese sia – viceversa – i"tp2" professionisti europei che vogliono esercitare in Italia. Sarà più facile il trasferimento, anche solo temporaneo, dell’attività in un altro Paese dell’Unione, o anche il riconoscimento del tirocinio professionale svolto all’estero. Basterà collegarsi al sito dell’Unione Europea e registrarsi, compilando i campi richiesti dalla domanda telematica.

Una volta inviata la richiesta, si dovrà attendere alcuni giorni: tre settimane per le domande di esercizio temporaneo all’estero; fino a 3 mesi invece per chi intende stabilirsi definitivamente in un altro Paese Ue.

A CHI INTERESSA – La tessera riguarda al momento solo cinque professioni (infermiere, farmacista, fisioterapista, guida alpina e agente immobiliare) ma in futuro potrà essere estesa dalla Commissione anche ad altre professioni.

L’arrivo della tessera professionale per i 430mila infermieri italiani, "è un fatto assolutamente positivo – dice la presidente della Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi, Barbara Mangiacavalli – apre spazi di sviluppo, valorizzando le competenze specialistiche, una cosa auspicabile". La novità favorirà in particolare la ‘migrazione’ degli "tp3"infermieri italiani verso l’estero, Gran Bretagna soprattutto. "L’Inghilterra – spiega Mangiacavalli – ha deciso di investire sugli infermieri per far fronte agli scenari sanitari del Paese, aumento degli anziani, assistenza ai disabili, a domicilio ecc. Si è rivolta alla componente italiana ritenendola più preparata e competente. Negli ultimi anni il boom: 2.500 infermieri italiani sono andati a lavorare in Gb e l’esodo non si ferma".

La tessera professionale "è un passaggio importante, in particolare per le professioni sanitarie che sono giustamente oggetto di una particolare attenzione mirata alla tutela della salute dei cittadini" è il parere di Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti. "Fino a oggi il farmacista italiano che intendeva recarsi all’estero per esercitare la professione si vedeva richiedere attestazioni della sua appartenenza alla professione e del possesso dei requisiti – conclude Mandelli -. Poter contare sulla tessera professionale europea va senz’altro considerata una semplificazione notevole, e un passo avanti nell’integrazione".

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.