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"b"Un piacere per lo spirito, un diletto per le orecchie. È questa l’impressione che si ricava dall’ascolto di “Virtuose”, l’album inciso dal M° Giulia Buccarella e dal M° Giuseppe Campagnola. Sfatiamo i pregiudizi di quanti, influenzati dall’attuale mercato discografico che premia i numeri e tralascia la qualità, ritengono che la musica da camera sia moribonda. Sfidiamo i cliché secondo cui solo cultori ed esperti della materia possano avvicinarsi a questo filone musicale godendone l’ascolto e ricordiamo piuttosto le parole del filosofo libanese Kahlil Gibran che spiegava la musica affermando che sia quel dono che insegna all’uomo a “vedere con l’orecchio e a udire con il cuore”. Non è necessario avere competenze particolari per riconoscere la gradevolezza di un suono o la forza suggestiva di un’armonia; se la musica ha la capacità di attraversarci toccando le corde delle nostre emozioni e battendo al ritmo del nostro cuore, allora non dobbiamo aver dubbi nel riconoscere il talento di chi la stia suonando. Tendiamo quindi l’orecchio e poniamoci in ascolto senza reticenze ma lasciandoci investire dalle note sublimi che, in questo caso, il violino della Buccarella e il pianoforte di Campagnola restituiscono all’ascoltatore ripercorrendo grandi classici del repertorio cameristico a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento.

“Virtuose”, registrato nell’agosto del 2015 e pubblicato dall’etichetta materana Farelive, presenta sette tracce in cui i due musicisti vanto della scuderia pugliese Buccarella e Campagnola si misurano con “mostri sacri” del panorama classico che hanno i volti e soprattutto le mani di Johannes Brahms, Henryk Wieniawski, Pablo de Sarasate, Camille"b3" Saint-Saëns e Ottokar Nováček. Da un lato i due maestri baresi diplomatisi giovanissimi con il massimo dei voti e insigniti di prestigiosi premi nel corso della loro felice carriera, difronte a loro i pilastri della vecchia scuola cameristica europea: tre violinisti e due pianisti.

Il violino della Buccarella dialoga con il pianoforte di Campagnola tra fraseggi e virtuosismi che ben spiegano la scelta del titolo del loro album ma il loro non si limita ad essere un puro esercizio di stile fine a se stesso. La musica che giunge alle orecchie dell’ascoltatore proietta immagini e solleva emozioni, in una magnifica esecuzione che mette in risalto la maestria dei due talenti pugliesi che ora si alternano in momenti a solo ed ora tornano a sostenersi a vicenda. L’archetto della Buccarella si muove agile tra saltellati e staccati mentre le dita di Campagnola scorrono veloci sui tasti bianchi e neri interpretando magistralmente i capolavori del repertorio da loro selezionato e mettendone in risalto la sua immortalità.

“Virtuose” sintetizza paradigmaticamente la forza di cui la musica è dotata, scavalcando i confini del tempo e i limiti dei gusti, per giungere pura ed incisiva a risvegliare le emozioni della pelle e le immagini della mente.

"b2"La tracklist di “Virtuose”:

  1. Henryk Wieniawski – Polonaise Brillante op.21
  2. Henryk Wieniawski – Scherzo Tarantelle
  3. Pablo de Sarasate – Zapateado
  4. Johannes Brahms – Danza Ungherese n.2
  5. Johannes Brahms – Scherzo dalla Sonata FAE
  6. Camille Saint-Saëns – Danza Macabra
  7. Ottokar Nováček – Perpetuum Mobile

 

Ricordiamo intanto che il M° Giulia Buccarella dal 23 al 27 febbraio 2016 terrà una Masterclass Internazionale di Alto Perfezionamento in Violino a Padova, nata con l’intento di formare nuove giovani promesse del violino. È ancora possibile iscriversi sino all’11 dicembre 2015. Per info consultare il sito: www.mozartpadova.it

 

 

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.